ROMA – Non soltanto intercettazioni telefoniche ma anche ambientali, in particolare nelle automobili, per scovare i segreti del calcioscommesse. E' stata questa la strategia seguita dagli investigatori. E' quanto emerge dalle carte della procura di Cremona dalle quali si evidenzia che gia' a fine agosto, il Gip, nel disporre una serie di intercettazioni, teneva presente la possibilita' che gli interessati ipotizzassero che i loro telefoni erano sotto controllo.
Il Gip ha ritenuto pertanto ''assolutamente necessario'' ''mantenere e proseguire servizi di intercettazione anche sulle vetture degli indagati indicate nella richiesta del pubblico ministero in quanto, tenendo conto che ci si trova comunque in realta' associativa e di persone legate da rapporti di lunga data, solo in tal modo appare possibile captare commenti utili che possono precedere e seguire le audizioni e comprendere se talune versioni fornite siano eventualmente concordate.
Non si deve escludere, inoltre, che il reato associativo e i reati strumentali a esso connessi siano in qualche forma ancora in attivo, eventualmente al fine di ripianare debiti e crediti che possano essersi formati nel periodo della piu' intensa attivita' del gruppo''.