Quarantena Soft calcio, Spadafora: Calciatore positivo? Serve decreto Quarantena Soft calcio, Spadafora: Calciatore positivo? Serve decreto

Calcio, Spadafora: “Quarantena soft? Decreto per stabilire cosa fare con giocatore positivo”

ROMA – Il problema della quarantena soft per le squadre di calcio nel caso di un giocatore positivo non è stato ancora superato, secondo il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.

Intervistato da Bruno Vespa per Porta a Porta, il ministro spiega che la  situazione sanitaria è migliorata e che “la Figc ha proposto modifiche al proprio protocollo”.

La sera del 16 giugno il Comitato tecnico scientifico, Cts, “si è detto d’accordo da un punto di vista scientifico, ma bisogna cambiare la norma sui 14 giorni di quarantena che è contenuta in un decreto legge”.

Spadafora ha poi aggiunto: “Quindi, o si fa un emendamento al dl oppure in un prossimo decreto legge dobbiamo cambiare. Ovviamente in entrambi i casi non ci sono i tempi per essere efficaci dal 20”. 

Per Spadafora dunque serve un nuovo decreto, ma la Figc ha già incassato il parere favorevole del ministero della Salute e dal Cts.

Il parere del ministro dello Sport non è condiviso infatti da quello di Roberto Speranza, ministro della Salute, che ha dato il via libera all’introduzione del nuovo modello.

Secondo quanto disposto, nel caso in cui le squadre dovessero segnalare un caso di calciatore positivo al covid, si isolerà il contagiato e si continuerà a giocare regolarmente il campionato.

Spadafora: “Serve un decreto per la quarantena soft”

Il problema sorge per il punto 7 del decreto del 16 maggio, ad oggi ancora in vigore.

Il testo infatti prevede che la quarantena sia applicata “ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di soggetti positivi al virus Covid 19”.

Un passaggio che implica come le disposizioni della quarantena soft non siano ammesse dalla normativa in vigore. (Fonti: AGI, Repubblica, Rai)

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