L’allenatore bianconero rischia il posto se i risultati non dovessero migliorare: la società ha già le idee chiare su come comportarsi
Idee chiare, percorso già delineato. Non sono gli ultimi risultati a far cambiare i piani della Juventus. La sindrome da pareggite che sta attanagliando la squadra di Thiago Motta ha messo in discussione il progetto iniziato appena qualche mese fa.
Con l’addio di Allegri, Giuntoli non ha avuto dubbi: squadra all’allenatore che aveva portato il Bologna in Champions League con un gioco apprezzato in tutta Italia e non solo. Squadra costruita a sua immagine, anche con scelte forti come l’addio di Federico Chiesa. Ad oggi però, quando già metà stagione se n’è andata, i risultati sono lontani dalle aspettative.
La Juventus è in lotta per un posto Champions, ma lontana dalla zona scudetto. Salvo clamorosi crolli di chi è davanti, i bianconeri devono già archiviare il sogno tricolore e concentrarsi soltanto sul piazzamento tra le prime quattro che, numeri alla mano, non è poi così scontato. Inevitabile allora che a finire sotto accusa sia anche lo stesso Motta, messo in discussione anche per alcune scelte che hanno sollevato perplessità.
Una situazione che ha fatto nascere qualche dubbio sulla permanenza in bianconero dell’allenatore, con le prime voci su un possibile esonero a stagione in corso. Da questo punto di vista, in realtà, la posizione del club non è cambiata.
Juventus, esonero Motta: Giuntoli aspetta maggio
Niente esonero per Thiago Motta, almeno non a stagione in corso. La scelta della Juventus è di continuare a dare fiducia all’allenatore e di rimandare il tempo dei bilanci alla fine dell’anno.
Sarà maggio, quando terminerà il campionato e si saprà già il cammino dei bianconeri in Champions, il momento di tirare le somme e capire se ci sarà un futuro per il tecnico a Torino oppure no. Nessun ribaltone immediato, nessuna decisione drastica, tutto rimandato alla fine dell’anno nella consapevolezza che il nuovo corso richiede tempo per poter decollare.
Tempo, ma non infinito. Nessuna fiducia incondizionata per Thiago Motta che a maggio dovrà aver ottenuto gli obiettivi minimi: qualificazione in Champions e buon percorso in Europa, altrimenti l’addio sarebbe quasi scontato. Si attenderà dunque la primavera, fatto salvo una serie di risultati catastrofici che potrebbero cambiare le carte in tavola e spingere al ribaltone già nel corso del campionato. Ipotesi ad oggi lontana dall’essere presa in considerazione, ma a decidere sarà – come sempre – il campo.