Calciomercato Juventus: Amauri rifiuta la Turchia

Torino – Passera' alla storia come l'uomo dei 'no' calcistici.

Ne ha detti una decina, Amauri, alla Juventus, rifiutando tutte le destinazioni, compresa l'ultima, quella dei turchi del Trabzonspor (Trebisonda), che non saranno il Real Madrid ma, a differenza dei bianconeri, disputano la Champions League.

La telenovela non ha ancora scritto la parola fine (il mercato turco chiude lunedi' prossimo) in maniera ufficiale, ma il procuratore del brasiliano, Giampiero Pocetta, e' stato assai chiaro sugli intenti del suo assistito. La voglia di dimostrare il proprio valore, addotta come motivazione dei rifiuti, ovviamente non c'entra: l'unica spiegazione logica e' che Amauri punti allo svincolo a gennaio per poi potersi scegliere la destinazione. Il suo contratto, infatti, scade nel giugno 2012, ma le norme Uefa prevedono la rescissione anticipata di sei mesi. Certo, qualcosa ci perdera', perche' e' difficile pensare che a 32 anni (li compira' il 3 giugno prossimo) qualcuno gli regali un contratto come quello proposto da Didier Deschamps, (tre anni, di cui uno pagato dalla Juve e due a 2,5 mln all'anno) che lo voleva al Marsiglia. Pero' potrebbe sfruttare il costo zero del suo cartellino e quindi lucrare sull'ingaggio, a pieno diritto. Due dati sono certi: la Juventus, tra costo del cartellino (si sarebbe accontentata di 5-6 milioni) e un anno di ingaggio (3,8), perde circa 10 milioni, che sarebbero stati decisivi per arrivare a giocatori importanti e potrebbero ancora esserlo quando, a gennaio, i bianconeri daranno l'assalto a Bruno Alves, ma soprattutto al brasiliano Rhodolfo. La seconda certezza e' che, in attesa di definizione di accordo sull'articolo 7 del contratto collettivo, Amauri sara' fuori rosa, allenandosi da solo. E in caso venisse abrogato quell'articolo, sarebbe integrato solo formalmente, perche' non e' pensabile che Conte lo alleni sugli schemi o tanto meno gli faccia disputare partitelle. Sorte analoga potrebbe toccare a Iaquinta, che pero' ha l'alibi dell'infortunio (l'ennesimo): ma anche lui ha rifiutato alcune destinazioni, sebbene il suo caso sia rimasto mediaticamente defilato rispetto a quello di Amauri. Tra le situazioni paradossali, c'e', infine, anche quella di Grosso: due volte fuori rosa (lo scorso anno con Del Neri, mentre quest'anno gli era stato comunicato di non fare parte del progetto) e due volte reintegrato.

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