MANCHESTER – Calciomercato Manchester United, è fatta per Josè Mourinho. Risolti i conflitti con gli sponsor e i contratti d’immagine, oggi l’annuncio ufficiale del club. Ne parla La Gazzetta dello Sport con Stefano Boldrini.
L’ultimo ostacolo, quello che ha rinviato per due giorni la firma sul contratto triennale da 59 milioni di euro netti, è stata la questione dei diritti d’immagine e dei legami del manager portoghese con alcuni sponsor.
Alla fine, nella serata di ieri, è arrivata la conferma: Josè Mourinho è il nuovo manager del Manchester United. L’annuncio ufficiale ci sarà nella mattina di oggi. Si sapeva da mesi, ma è stata un’agonia.
Prima la tormentata conclusione di stagione dei Red Devils — con la qualificazione in Champions svanita all’ultima giornata —, poi la finale di F.A. Cup, poi ancora l’esonero di Louis Van Gaal, con la coda delle dichiarazioni velenose sul conto dello United rilasciate dalla moglie dell’olandese.
Infine, i due giorni di trattativa che hanno impegnato l’agente Jorge Mendes con i dirigenti dello United. Lo stallo, come è trapelato ieri, non riguardava gli aspetti contrattuali di un’intesa raggiunta da diverso tempo, ma il ginepraio di sponsor e contratti d’immagine.
Mourinho è un’azienda umana. Ha contratti con marchi di fama mondiale. In alcuni casi, si rischiava persino di entrare in rotta di collisione con lo United.
Un esempio: gli sponsor delle auto. La Chevrolet è da tempo uno dei brand dei Red Devils, mentre il tecnico portoghese è ambasciatore Jaguar. Come regolarsi? Come evitare di non infastidire una Chevrolet già sul piede di guerra dopo la seconda qualificazione mancata in Champions delle ultime tre stagioni? Ma le questioni non finivano qui.
Mou è stato esonerato dal Chelsea lo scorso dicembre, ma i prodotti con il marchio dei Blues e l’immagine del portoghese — tra i più diffusi in assoluto, una vera miniera — sono ancora in libera circolazione: che cosa fare con lo Special One nuovo manager del Manchester United?
Ecco allora le 36 ore di colloquio serrato, per rileggere i contratti, trovare soluzioni convenienti per tutti, evitare di fare i conti con azioni legali milionarie. Una maratona che, a metà pomeriggio di ieri, ha vissuto una svolta con l’anticipazione di Sky in salsa inglese:
«Mourinho è il nuovo tecnico dello United». A quel punto, è cominciata l’attesa dell’ufficialità, con il twitter dei Red Devils in silenzio per diverse ore e le fotografie dell’allenatore portoghese beccato all’uscita della sua casa di Londra in giacca, cravatta e, in mano, una confezione di vini pregiati.
Brindisi in vista con un intenditore come Sir Alex Ferguson, l’uomo con il quale Mourinho ha bevuto «rossi» eccellenti, dopo le infuocate sfide tra Chelsea e Manchester United?
Mourinho, l’uomo che ha vinto 21 titoli in carriera e dichiarò un giorno che in Inghilterra non avrebbe guidato un altro club dopo le stagioni trascorse al Chelsea, potrebbe vivere il suo primo giorno all’Old Trafford il 5 giugno, ad un evento di solidarietà.
Sull’altra panchina, si accomoderà Claudio Ranieri, l’uomo che superando 2-1 il Chelsea a Leicester il 14 dicembre scorso firmò, di fatto, l’esonero dello Special One.
E non è finita: il primo match ufficiale del Manchester United targato Mourinho sarà il Community Shield, il 7 agosto. Da una parte i Red Devils, freschi vincitori della F.A. Cup. Dall’altra, il Leicester di Ranieri.
Una sfida, questa, che potrebbe avere tra le sue star Zlatan Ibrahimovic.
Mourinho vuole portarlo a Manchester per dare una nuova personalità allo United. Lo svedese è però nel radar del Milan, in questo momento in vantaggio su tutti.