Calciomercato Milan, Balotelli è un caso. Berlusconi: “No alle mele marce”

Pubblicato il 8 Gennaio 2013 - 21:48 OLTRE 6 MESI FA
Calciomercato Milan, Balotelli bocciato da Berlusconi (LaPresse)

MILANO – Calciomercato, il Milan ”ha nel mirino tre giovani, uno italiano che gioca in Italia e due stranieri ma non sappiamo se sara’ possibile averli in questo frangente”.

Silvio Berlusconi ha ribadito che fra gli obiettivi non c’e’ Mario Balotelli:

”Mi spiace doverlo dire, ma nel Milan e’ molto importante l’aspetto umano – ha spiegato ospite di ‘Lunedi’ di rigore’ su Antenna3 -. Se metti una mela marcia nello spogliatoio puo’ infettare tutti gli altri. Io ho avuto modo, per vicende della vita, di dare un giudizio sull’uomo Balotelli, non accetterai mai che facesse parte dello spogliatoio del Milan”.    

Premesso che ”non e’ nel mio carattere utilizzare un fatto di cuore come il Milan per consenso politico”, l’ex premier ha rassicurato chi teme che El Shaarawy un giorno possa essere sacrificato per il bilancio.

”Come e’ stato nel passato per i vari Maldini e Baresi, El Shaarawy puo’ fare per sempre parte della nostra storia – ha detto Berlusconi – Non ci saranno possibilita’ che vada via. Neanche per 100 milioni di euro? Nessuno offrira’ 100 milioni di euro, c’e’ una regola europea e non si puo’ spendere piu’ di quanto si incassa. E per una giusta competizione bisognera’ anche i club di sceicchi e russi si attengano” al Fair play finanziario.    

Dopo aver lasciato due anni fa andare via Pirlo (”Una ferita ancora aperta nel cuore. Nell’ultimo anno non era in sintonia con l’allenatore”), e aver ceduto Ibrahimovic e Thiago Silva, la strategia rossonera e’ puntare sui giovani. ”Servono due anni di pazienza per avere di nuovo una squadra vincente – ha ribadito Berlusconi – stiamo seguendo cento atleti fra i 16-21 anni, non faremo acquisti sopra i 21-22 anni. Sneijder? Ne ha 28, quindi non rientra nei nostri piani”.

Rientra invece Pep Guardiola nei desideri del presidente, che ha preferito glissare alla domanda se avesse mai pensato di esonerare Allegri (”Il presidente del Milan deve dire sempre la verita’? Passiamo alla prossima domanda”).

”Ho sempre desiderato portarlo al Milan – ha confermato – Fino all’anno scorso la squadra aveva campioni di alta classe che avrebbero potuto applicare il gioco insegnato da Guardiola.

Poi Guardiola ha voluto fare uno stacco con il calcio, per un anno si e’ trasferito a New York. Si sono fatte avanti delle societa’ con dentro amici di antica data di Guardiola, quindi noi abbiamo giudicato di non avere chance, nonostante lui mi avesse detto che il Milan gli era simpatico e provasse ammirazione nei miei confronti, e mi avesse parlato di una sua grande attenzione per il Lago di Como, dove potevo offrirgli una bellissima villa. La villa c’e’ ancora per lui, ma se sono molto basse le possibilita’ che Guardiola possa venire al Milan”.

Potrebbe un giorno tornare Pato appena ceduto al Corinthians. ”Ritenevo che lui dovesse essere il numero uno del Milan – ha notato Berlusconi poi ha avuto una serie incredibile di infortuni ha creato un certo distacco fra lui e l’establishment di Milanello. L’accordo e’ stato che lui va la’, ci rimane un anno, un anno e mezzo e poi torna al Milan. Questo e’ quello che mi ha detto abbracciandomi l’ultima volta che ci siamo visti, ad Arcore”.

Come ha ricordato lo stesso Berlusconi, il brasiliano ha ”una storia d’amore” con sua figlia Barbara, che siede nel cda del Milan. Potrebbe essere lei un giorno il presidente del club? ”Non so quali sono i suoi progetti futuri – ha replicato l’ex premier -, mi farebbe piacere se uno dei miei figli si appassionasse tanto al Milan da essere mio successore nel portare avanti il destino della mia societa”’.

Infine Berlusconi ha parlato di arbitri spiegando che ”il loro operato e’ sempre discutibile, ma mi sembra ci sia una classe di giovani arbitri che mediamente funziona”; di Calciopoli spiegando di ”aver ritenuto che non avrei apportato nulla in piu’ entrando nel dibattito perche’ mi sembrava che lo sconforto dei tifosi, lo scandalo suscitato da questi episodi non avesse  bisogno di qualcuno che soffiasse sul fuoco”; e ha ribadito la sua idea di ”un campionato fatto da squadre di citta’ europee importanti, dotate di stadi capienti, con seguito numerosissimo”.

Massimiliano Allegri assicura che ”il rapporto con il presidente e’ ottimo” ma preferisce ”non commentare” le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, secondo cui inserendo ”una mela marcia” come Mario Balotelli nello spogliatoio del Milan ”si rischia di infettare tutti”. ”Se Balotelli e’ recuperabile? Non lo so perche’ non l’ho mai allenato – ha risposto Allegri -, posso dire che e’ un patrimonio del calcio italiano e che dagli errori si impara a non sbagliare”.

Ieri Berlusconi ha anche sostenuto che Pirlo due estati fa e’ andato via perche’ ”non era in sintonia con l’allenatore”. ”Il rapporto con il presidente e’ ottimo, Berlusconi e’ a conoscenza delle vicende dello spogliatoio, quindi e’ giusto che io non risponda alle sue esternazioni, e’ giusto che le faccia”, ha osservato Allegri:

”Io non commento le parole del presidente, con Galliani ieri ho fatto valutazioni tecniche sulla squadra, sui giocatori che possono partire – ha spiegato l’allenatore rossonero – Io ho espresso le mie idee, la societa’ valutera’ con la proprieta’ e prenderanno le loro decisioni su cosa e’ meglio fare per migliorare la squadra, sempre seguendo l’idea giusta del presidente di inserire giocatori giovani”.

Al Milan interessa Santon? ”Non so, stamattina ho letto un po’ di nomi sui giornali: io non ne faccio, Santon e’ un giocatore del Newcastle, non e’ giusto parlare di giocatori di altre societa”’, ha tagliato corto Allegri.

”Berlusconi ha definito Balotelli una mela marcia? Io parlo di lui in quanto giocatore della Nazionale e non come giocatore che puo’ essere sportivamente appetibile in altri contesti. In azzurro poi Mario si e’ sempre comportato bene e inoltre abbiamo un ct come Cesare Prandelli che in questi anni ha dimostrato la capacita’ di saper gestire i giocatori non solo da un punto di vista tecnico ma anche comportamentale, punendoli quando necessario o valorizzandoli”.

Queste le parole del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, in merito al punto di vista del numero uno del Milan, Silvio Berlusconi, su Mario Balotelli, attaccante del Manchester City, accostato da vari rumors di mercato proprio alla societa’ rossonera.