Calciomercato Milan: Ganso, Julio Cesar, Thiago Silva, Ibrahimovic, il punto

CALCIOMERCATO MILAN –   Milan scatenato in questa finestra di calciomercato; Adriano Galliani potrebbe portare Julio Cesar, in uscita dall’Inter, in rossonero insieme a P.H.Ganso.

Julio Cesar aveva manifestato la sua volontà di rimanere a Milano, città nella quale la sua famiglia si trova molto bene, ma l’Inter ha risposto in maniere negativa e lo ha messo sul calciomercato.

Il Milan potrebbe realizzare il sogno di Julio Cesar: farlo rimanere a Milano ma nella sponda rossonera. Galliani sogna Ganso. Si tratta del talento brasiliano più importante in prospettiva, secondo solo a Neymar jr.

Il Santos chiede 20 milioni di euro e il Milan proverà ad acquistare Ganso a 12/15 milioni.

Thiago Silva non lascera’ il Milan, e anzi il club rossonero lo ha blindato prolungando di un anno, fino al 2017, il suo contratto e ritoccando l’ingaggio da 4 a circa 6 milioni di euro per renderlo il secondo piu’ pagato della rosa dopo Zlatan Ibrahimovic.

E a questo punto la strategia milanista pare preveda di mettere sul mercato un altro pezzo pregiato: Robinho oppure proprio lo svedese. Alla fine l’epilogo era prevedibile, sin da quando il 14 giugno il presidente Silvio Berlusconi, valutando diversi fattori, non ultimi le proteste della figlia Barbara e dei tifosi, e temendo una flessione degli abbonamenti (che comunque non decollano e sono meno di un anno fa a questo punto), ha declinato l’offerta di circa 46 milioni di euro avanzata dal Psg, che al difensore classe ’84 aveva promesso 7.5 milioni di euro.

A stretto giro, l’agente del brasiliano ha avanzato la richiesta di un aumento dell’ingaggio, discusso qualche giorno fa durante un incontro con l’ad rossonero Adriano Galliani. E all’indomani della chiusura dell’Europeo l’accordo e’ stato ufficializzato. Tutto puo’ succedere fra un anno, ma per ora Thiago Silva puo’ continuare a inseguire il sogno dichiarato di diventare capitano e bandiera rossonera. Blindato il difensore, pero’, il Milan deve fare cassa con una cessione eccellente, perche’ i mancati rinnovi dei veterani e la politica di contenimento delle spese programmata per il futuro da soli non bastano. In cima alla lista dei possibili partenti ci sono Robinho, che piace al Malaga, e Ibrahimovic, che attraverso il suo procuratore periodicamente semina dubbi. ”Non garantisco che Ibrahimovic rimanga al Milan”, ha detto Mino Raiola. Ma la verita’ e’ che in via Turati al momento non sono arrivate offerte ne’ per l’uno ne’ per l’altro attaccante. Il mercato e’ ancora lungo, e ora che l’Europeo e’ terminato i grandi club europei cominceranno a muoversi. Al Milan aspettano, e nel frattempo, come dimostra il sondaggio con il Genoa per Mattia Destro, Galliani cerca un giovane attaccante da inserire al posto di quello che andra’ via. Anche se il sogno, probabilmente non percorribile questa estate, resta quello di portare Mario Balotelli in rossonero.

Forte di un’offerta calcistica ”molto competitiva”, con l’esclusiva assoluta della partita del mercoledi’ di Champions League e di tutta l’Europa League, Mediaset e’ pronta a discutere di un possibile scambio con Sky, che ha i diritti dei match del martedi’ di Champions. Lo ha spiegato il vicepresidente dell’azienda di Cologno Monzese, Pier Silvio Berlusconi, rispondendo alle domande dei giornalisti in occasione della presentazione dei palinsesti autunnali a Cologno Monzese. ”Noi possiamo offrire tutte le partite europee di cinque o sei squadre italiane (per la Champions Milan e Juve, ed eventualmente l’Udinese se superera’ i preliminari, per l’Europa League Inter, Napoli e Lazio, ndr), il satellite ne ha solo due. Penso che Sky potrebbe essere interessata a uno scambio. Si tratta, comunque, soltanto si un’ipotesi: ad oggi noi abbiamo il nostro calcio e il satellite ha il suo”. Quanto all’eventuale esborso, ”loro hanno speso 140 milioni, noi molto meno”.

”Sky – ha detto ancora Pier Silvio Berlusconi – ha sempre voluto la nostra pubblicita’. Adesso che la causa si e’ chiusa definitivamente con la decisione che non avevamo alcun obbligo a prendere la loro pubblicita’, siamo disposti a riprendere gli investimenti di Sky e se, come penso, loro vorranno ancora investire sulle nostre reti, si vedra’ la loro pubblicita’ da noi”. La vicenda era cominciata nel 2009 quando Sky presento’ un ricorso contro Mediaset accusandola di ostacolare la loro pubblicita’ promozionale sui canali del biscione. Il tribunale di Milano ha stabilito di recente che non esiste alcun obbligo.

 

 

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