CALCIOMERCATO MILAN – Il mercato dei rossoneri è incentrato sul nome giusto che dovrà sostituire Ibrahimovic. L’uomo da almeno 15-20 gol a stagione, che possa fare la differenza. Alessandro Matri, entrato nella lista dei cedibili in casa Juve, potrebbe essere il colpo per il reparto offensivo in casa Milan.
Ma i tifosi rossoneri, dopo le eccellenti partenze, non potranno esser delusi e allora si torna a parlare del brasiliano Damiao come alternativa a Zlatan Ibrahimovic. Però costa 20 milioni di euro e l’Internacional non fa sconti, né accettare formule diverse dalla cessione a titolo definitivo. Per questo, oltre al già vagliato Edin Dzeko, si sta facendo strada il nome di Dimitar Berbatov, bulgaro esperto e tecnico, ormai fuori dai giochi al Manchester United. L’ingaggio non è leggero, ma con 6 milioni si può prendere.
Per sostituire Thiago Silva, secondo l’Equipe, i rossoneri hanno messo gli occhi su Mapou Yanga-Mbiwa. Come riporta la Gazzetta dello Sport, “con spirito realistico, il Milan si accinge dunque a cominciare la trattativa con Louis Nicollin, estemporaneo presidente del Montpellier, che in un’intervista al sito di France Football se n’è uscito con il classico No pasaran. “Contatti avanzati col Milan? Perché siano avanzati bisogna essere d’accordo. Siccome non sono d’accordo, non c’è niente di avanzato. Punto e basta! Yanga-Mbiwa doveva decidersi prima, così avrei potuto acquistare un difensore per sostituirlo. Così resterà automaticamente un altro anno, anche arrivando alla fine del contratto. Non importa”. Sono le frasi giuste per alzare il prezzo. “Pensavo a sei milioni, ora dovranno metterne tre volte tanti. E anche così non è certo che lo lasceremmo partire. I soldi del Psg? Non mi interessano i soldi del Psg. Ma il Milan deve darci la stessa cifra che ha ricevuto per Thiago. Yanga-Mbiwa non se ne andrà”.”
Come alternativa per il reparto arretrato c’è sempre Rolando con, come ultima ipotesi, Alex. “Il brasiliano ha vinto tanto fra Psv e Chelsea e a Parigi non è felice. L’età (ha trent’anni) sembrerebbe quella giusta per una difesa che a lungo è stata giudicata troppo vecchia e ora ha bisogno di esperienza, però il Milan non sembra al momento molto interessato. Il passaporto non favorisce Alex: il club rossonero preferisce cercare un difensore comunitario e lasciare l’ultima casella da extracomunitario libera per l’eventuale ingaggio di Tevez.”