Calciomercato Palermo: Zamparini esalta Pioli

PALERMO, 2 LUG – ''Il bene del Palermo'' e' la prima cosa alla quale pensa Stefano Pioli, che oggi ha inaugurato ufficialmente la propria avventura sulla panchina del club rosanero e il rapporto con Maurizio Zamparini, presidente generoso, appassionato, ma con la nomea di 'mangiallenatori'. Zamparini non somiglia lontanamente al serafico collega Campedelli del Chievo Verona. ''Ma mi piace perche' e' molto diretto – ha tagliato corto Pioli -. Mi piace anche per questo, oltre che per il suo entusiasmo''. Sapra' gestirlo, l'ex stopper della Juventus, cresciuto al fianco di sua maesta' Michel Platini? In molti ci hanno provato: allenatori bravi e preparati, esperti e pazienti, in grado d'incassare gli strali del focoso patron, ma nessuno ci e' riuscito. Almeno finora. Prima di gestire il gruppo, insomma, Pioli dovra' imparare a elaborare il proprio rapporto con un presidente molto istintivo, con il quale lavorare in talune circostanze diventa impossibile, se non addirittura insopportabile, per un professionista. ''Ci sono dei ruoli da rispettare – avverte Pioli -: tutti i dialoghi, pero', saranno finalizzati al bene della squadra. Con il dialogo possiamo solo crescere. Ho in squadra giocatori particolari, occorrera' un mix di qualita' e talento: non so ancora se giocheremo con un trequartista e due punte, o viceversa. Lo stesso vale per la difesa: potremo giocare a tre, oppure a quattro. Sara' un Palermo comunque in grado di far divertire''. Di Miccoli, Pioli ha grande stima ''perche' – dice – rientra in ogni schema di gioco, dal momento che possiede tanta qualita' ''. ''Gli parlero', deve sentirsi un giocatore importante per il Palermo'', ha aggiunto Pioli, a proposito delle voci di una possibile partenza del 'Romario del Salento' che e' legato pero' al Palermo da altri due anni di contratto. ''Deve mettersi in testa che non puo' giocare tutte le partite per 90''', ha rilevato Pioli. Tornando a Zamparini, l'allenatore rosanero si e' detto certo che il patron ha apprezzato il suo lavoro. ''Non la singola vittoria del Chievo a Palermo, nell'ultima giornata di campionato'', ha detto. Quindi ha incassato le promessa (chissa' quanto solenne) da parte dello stesso Zamparini: ''Non lo esonerero', casomai sara' lui a chiedermi di andar via''. In estate fioccano i buoni propositi e il mondo (anche quello del calcio) sembra a colori, tuttavia Pioli dovra' fare i conti con un altro problema: la nostalgia dei tifosi per Delio Rossi, l'allenatore piu' amato dai palermitani, l'uomo dei record e della terza finale di Coppa Italia. ''Il fantasma di Rossi non mi fa paura'', sono parole di Pioli, che non vede l'ora di mettersi al lavoro per preparare la squadra alle prima due sfide di Europa League. ''Una manifestazione – ha puntualizzato il tecnico – che non snobberemo di certo. Per noi questa competizione rappresenta un valore aggiunto''. L'ultimo messaggio e' rivolto ai giocatori, che Pioli vuole ''conoscere di persona''. ''Con me – conclude – non esistono gerarchie, va in campo chi merita di giocare''. .

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