MADRID- In Spagna ci credono. I media spagnoli ieri hanno ripreso quelli italiani (tra cui Il Romanista) che parlavano di un possibile arrivo di Gonzalo Higuain alla Roma. Una trattativa molto complicata, ma non impossibile, almeno a sentire chi segue gli affari del Real Madrid tutti i giorni.
Reduce da un brutto infortunio alla schiena, Higuain costa almeno 25 milioni e, forte di un contratto fino al 2016, se davvero dovesse cederlo, Florentino Perez cercherebbe di guadagnare fino all’ultimo centesimo. Baldini, che ha portato Higuain in Europa dall’Argentina, potrebbe essere l’elemento decisivo nella trattativa vera e propria, che comunque prenderà il via solo quando Mourinho e il Real comunicheranno cosa succederà sulla panchina delle Merengues il prossimo anno. Se Mou dovesse restare infatti, come probabile, El pipita potrebbe davvero decidere di cambiare aria. Sempre dalla Spagna, Pep Guardiola blinda Javier Mascherano («non ha prezzo») e mette fine alle voci di mercato che vorrebbero il centrocampista lontano dalla Spagna. Si fa più chiara anche la situazione di Fabio Simplicio.
Ieri, intervenendo sul sito lasignoraingiallorosso. it, il suo procuratore, Gilmar Rinaldi, ha spiegato le intenzioni del brasiliano per l’immediato futuro: «Fabio ha firmato lo scorso anno un contratto triennale con la Roma e non ha intenzione di lasciarla. Sono molte le società che l’hanno cercato, ma la volontà del calciatore è solo una: vestire la maglia giallorossa». Fra spifferi, rumori e intuizioni emergono anche le dichiarazioni dell’avvocato Dario Canovi direttamente ai microfoni di Centro Suono Sport: «La panchina a Villas Boas? Ho parlato con il fratello del presidente del Porto e mi ha detto che l’allenatore lusitano vuole rimanere un altro anno lì. Ancelotti? Per me non verrà nella Capitale». Stessa linea di pensiero per la conferma di Montella: «Ha poche possibilità di rimanere». Tra una chiacchiera e l’altra, però, emerge anche un nome nuovo: Thiago Motta: «Ha ventisette anni – aggiunge Canovi . e non so cosa succederà con l’Inter. Di sicuro non gli hanno fatto un bel servizio dicendo che non si è allenato con la giusta serietà»