ROMA – Il Borussia Dortmund bussa alle porte di Roma e Cagliari per Radja Nainggolan: sul piatto 26 milioni da dividere tra le due società. Ne parla Marco Giordano per goal.com.
“Radja Nainggolan sta diventando un problema di mercato per la Roma: il Cagliari ha fissato l’asticella per il riscatto della seconda metà ad una cifra non inferiore ai 12 milioni e non è disposto a trattare. I giallorossi, con una situazione debitoria molto delicata (un passivo di 80 milioni di euro), non possono permettersi esborsi particolari ed anche i 12 milioni chiesti per il belga rappresentano una cifra elevata.
Il ds Sabatini vorrebbe trattare per 8/9 milioni, riutilizzando i proventi della cessione di Jedvaj al Leverkusen e qualche risparmio che si concretizzerà attraverso le dismissioni (con relativo abbassamento del monte ingaggi) di Emanuelson e Borriello. Le passività di bilancio, però, avrebbero già fatto mettere in preventivo a Trigoria almeno una cessione eccellente.
Se erano già circolati i nomi di Pjanic e Destro, potrebbe essere un altro il sacrificato di prima fascia. Si tratta proprio di Radja Nainggolan: il Borussia Dortmund ha già presentato un’offerta consistente. Il club giallonero sta attraversando un momento sportivo estremamente delicato e ci sarà una rifondazione che passerà dal pescare ancora in Italia.
Jurgen Klopp ha monitorato in diverse occasioni Nainggolan, lo ritiene perfetto per il suo gioco, soprattutto per raccogliere l’eredità del capitano 34enne Sebastian Kehl: il mediano, secondo il tecnico tedesco, può giocare sia nel 4-2-3-1 che nel 4-3-3 con gli stessi risultati ed è valutato ed apprezzato anche per queste caratteristiche.
Il Borussia ha già sondato Sabatini (la Roma detiene i diritti sportivi di Nainggolan) proponendo 26 milioni per il cartellino del calciatore (da dividere tra Roma e Cagliari) ed uno stipendio al calciatore di 3 milioni, lo stesso corrisposto a Nuri Sahin.
Attualmente Nainggolan percepisce 1,8 milioni alla Roma per stagione e per i giallorossi la sua cessione si tradurrebbe in un risparmio netto di 26,5 milioni, tra emolumenti e costo del cartellino. I dirigenti capitolini ragionano su queste cifre, sperando di poter trovare la quadratura nei conti e dover sacrificare un solo top player della rosa”.