Calciomercato Roma: Marquinho, Ferrante, Lopez; le trattative

ROMA – Calciomercato Roma: Marquinho, Ferrante, Lopez;  acciamo il punto sulle strategie da parte della società di Thomas Richard DiBenedetto per rafforzare la rosa durante la sessione di mercato invernale in vista degli impegni del prossimo anno calcistico. Andiamo a scoprire meglio i calciatori che interessano al club capitolino.

La Roma ha depositato il contratto di Marquinho e dovrebbe essere questa la sua unica operazione in entrata. In realtà la Roma ha acquistato anche Nico Lopez e Alexis Ferrante ma si tratta di due giocatori che non rientrano nei piani di Luis Enrique e che verranno aggregati alla squadra Primavera.

Arrivano ottanta milioni di euro, e si rivede Osvaldo. In campo la Roma di Luis Enrique frena, aspettando il rientro del centravanti argentino; ma la societa’ continua a pensare in prospettiva, e a lavorare per il rinnovo di De Rossi.

”Torno tra quindici giorni”, ha detto a Sky Osvaldo, fermato da un infortunio muscolare prima della ripresa del campionato a inizio anno. ”Il mio sogno e’ vincere il Mondiale, mi taglio i capelli, mi taglio tutto se ci riesco. Quanto allo scudetto, lo vinciamo il prossimo anno”, le parole dell’attaccante.

Intanto, l’assemblea degli azionisti del club giallorosso, riunitasi oggi a Trigoria, ha deliberato l’approvazione di un aumento di capitale sociale scindibile a pagamento per un ammontare massimo di 80 milioni di euro. Inoltre, sono stati confermati come componenti del Consiglio di Amministrazione, dopo essere stati nominati per cooptazione, i manager statunitensi Mark Pannes e Brian Klein. I due occupano le poltrone del board giallorosso lasciate liberate dai dimissionari Michael Ruane e Richard d’Amore, azionisti e soci della cordata composta anche da DiBenedetto e Pallotta.

Riguardo all’aumento di capitale – che servira’ per coprire i margini operativi negativi del budget derivati anche dalla mancata partecipazione alla Champions League (che pesa sui ricavi generali della Roma per il 30%) e per gli investimenti gia’ realizzati per l’acquisizione di nuovi calciatori (saldo negativo da 40 milioni) – la prima tranche potra’ essere di importo massimo di 50 milioni e potra’ essere richiamata dal Consiglio di Amministrazione della Roma entro il prossimo 31 maggio.

La seconda e la terza tranche, per i restanti 30 milioni, potranno essere richiamate solo nel caso in cui i relativi introiti saranno ritenuti dal Cda necessari al fine di finanziare il business plan della societa’.    Prima dell’Assemblea degli azionisti si era riunito anche il Consiglio d’amministrazione che ha formalizzato sia il Comitato per le remunerazioni (presidente Fiorentino, membri i due ad Pannes e Fenucci) sia il Comitato di controllo (presidente il nuovo membro del cda, Brian Klein, e i vicepresidenti Tacopina e Capelli).

Da Trigoria, poi, e’ emersa la volonta’ di non anticipare ne’ precludere alcuno scenario relativo all’ingresso di ulteriori potenziali investitori che comunque dovranno essere strategici a livello geografico (si guardano con attenzione Nord-America, Asia, ma anche Europa) e per lo sviluppo del business (digitale, media, marketing).     Nel Cda non e’ invece stato trattato il tema legato al rinnovo di contratto di Daniele De Rossi, ma l’ad Fenucci ha voluto precisare che ”le previsioni di budget della Roma prevedono il suo rinnovo.

Ovviamente per fare un matrimonio bisogna sempre essere in due”. ”Mantenere i giocatori importanti e’ una condizione per essere competitivi – ha aggiunto il dirigente -. La definizione dei contratti e’ anche in chiave prospettica, non si deve pensare a una situazione statica”. E sul tema e’ intervenuto anche Pannes, manager di riferimento del socio forte James Pallotta:

”La chiave e’ avere una strategia di business plan stabile nel lungo periodo, cosi’ i club riescono a vincere”.     Sulla questione De Rossi, dall’assemblea e’ uscita anche una presa di posizione non proprio favorevole al rinnovo del centrocampista di Ostia alle cifre elevate di cui si parla (6 milioni netti all’anno). ”Non si puo’ fare il tifo per i giocatori, noi tifiamo la Roma. E non esiste la gratitudine, sono professionisti e cosi’ vanno trattati” uno degli interventi nel corso dell’assemblea, seguito a stretto giro da altri commenti tutt’altro che lusinghieri.

”Se non vuole accettare questo contratto principesco allora se ne vada, non ha dato ancora una risposta e il suo e’ un atteggiamento scorretto. Si e’ messo in testa di essere il miglior centrocampista al mondo – l’attacco a De Rossi -, ma i giocatori devono ringraziare la Roma e il fatto di essere strapagati. E’ un pericoloso precedente rinnovare a certe cifre, e se c’e’ una convenienza per la Roma i giocatori vanno venduti, come fanno Barcellona e Manchester”. Di certo non il sentimento comune del tifo giallorosso, che attende sempre con ansia la firma di De Rossi, ma comunque un segnale da parte di chi nel corso degli anni ha investito i propri soldi nelle azioni della Roma.

Gestione cookie