Oggi sarà molto probabilmente il giorno dell’accordo. La As Roma finirà nelle mani di Unicredit. Un istituto bancario, che di calcio non si intreressa e che nel minor tempo possibile cercherà di liberarsi del club giallorosso.
L’imperativo è vendere e spuntare il miglior prezzo possibile, senza curarsi di altri aspetti. Solidità, pianificazione e investimenti del nuovo proprietario della Roma non interessano alla banca.
I possibili acquirenti? In pole position c’è sempre Francesco Angelini, il Re della Tachipirina, che magari appoggiandosi a qualche fondo potrebbe tentare di mettere le mani sul club giallorosso.
Angelini è il nome noto, l’imprenditore che già qualche mese fa si era fatto avanti, ma ce ne sono altri che aspettano, pronti a farsi avanti una volta fatta fuori Rosella Sensi.
Tra questi c’è Giampaolo Angelucci, il re delle cliniche laziali e pugliesi, l’unico che in questo momento – si dice – abbia già dato uno sguardo ai libri contabili. Ma c’è un problema: in famiglia non tutti sono favorevoli a questa nuova avventura.
Poi scenari tutti da verificare con cordate più o meno affidabili. Un pizzico di credibilità in più per i vari Toti, Fioranelli e Malagò, nomi decisamente più spendibili del magnate statunitense George Soros.