Guidolin non ritiene pero’ che il calo di concentrazione sia dovuto a ragioni particolari. ”E’ successo che altre volte abbiamo avuto momenti di appannamento e non abbiamo subito, adesso una disattenzione ci costa un gol”. Nessun indice puntato, pero’, su Ekstrand, autore dell’errore che ha dato il la alla rimonta del Genova. ”E’ cresciuto, sta maturando, ha momenti in cui le cose gli vengono, altri in cui vengono meno bene. Io ho il dovere di tutelarlo, rientra nei nostri parametri e modi di essere. E’ un ragazzo attento, che si applica e si impegna. Adesso sta a lui bruciare le tappe perche’ in questo periodo avra’ piu’ possibilita’ di prima di essere chiamato in causa – risponde sul difensore, per poi analizzare il digiuno di Floro Flores dal gol -. Deve lavorare e basta, non vedo altra cura in questi momenti. E’ il caso di parlare poco e lavorare molto, per tutti”.
A una giornata dalla fine del girone d’andata, con 35 punti in classifica, e con il distacco invariato dalla prima e dalla seconda della classe, Guidolin dorme sonni relativamente tranquilli. ”Siamo andati a Genova con gran personalita’ e voglia di fare bene. La squadra sta bene, fisicamente e’ in ottime condizioni, cerchiamo di andare a prenderci altre soddisfazioni da qui in avanti – ha detto -. Ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo. Ho sempre detto che avremmo subito il recupero di squadre che stavano dietro, ma che hanno enorme potenziale – ha poi aggiunto -. Ho parlato di zona Europa e vedo che porta male, per cui non ne parlo piu’. Magari l’Udinese arrivasse a fine campionato a ridosso dell’Inter, avrei voluto dirlo quando lo abbiamo affrontato, quando avevamo 10 punti di vantaggio. Per il resto sono tranquillo. Sono solo un po’ nervoso perche’ ho perso – ha concluso – amareggiato perche’ potevamo ottenere di piu’, ma sono sereno perche’ e’ solo dal recupero di certe piccole cose. Dobbiamo solo tornare sulla strada che abbiamo un po’ abbandonato”.