Calciopoli, Fiorentina infuriata: rivediamo il 2006

Firenze – Indice puntato contro il
colonnello Auricchio ma anche contro le tante incongruenze di
una vicenda, quale Calciopoli, che continua a pesare come un
macigno sul calcio italiano.
Dopo la lunga e dura arringa dei loro legali ieri al processo
di Napoli, sono gli stessi Della Valle a esternare la loro
rabbia e a chiedere spiegazioni in una vicenda che a loro dire
presenta ancora molti, troppi lati oscuri. Oltre a continuare a
spargere veleno sul calcio italiano. Cosi' i proprietari della
Fiorentina, uno dei club coinvolti e piu' penalizzati (il patron
Andrea tra l'altro potrebbe essere domani a Firenze per
l'assemblea dei soci), hanno deciso di diramare questo
pomeriggio un lungo comunicato per lanciare messaggi con
l'obiettivo di ''far chiarezza su quanto accaduto nell'estate
del 2006 anche alla luce delle novità emerse dal processo di
Napoli e dal supplemento di indagine svolto dal procuratore
federale dottor Palazzi".
Primo destinatario proprio il colonnello Auricchio: ''Dopo le
novita' emerse dal processo di Napoli e dal supplemento di
indagine svolto dal procuratore federale dottor Palazzi e'
necessario – dicono i Della Valle – che venga spiegato a tutti
perche' migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a
precisare il quadro della situazione, siano state accantonate
dagli inquirenti e in particolare dal colonnello Auricchio
titolare dell'indagine''. Di qui la richiesta, decisa e
perentoria: ''Chiediamo al colonnello Auricchio, principale
responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, di
spiegare immediatamente perche' allora vennero prese certe
decisioni e chi era al corrente di tali decisioni. In
particolare perche' venne selezionato il materiale probatorio a
disposizione ignorandone una parte consistente e rinunciando ad
altri approfondimenti possibili e opportuni. E' fondamentale
anche sapere se i pm Beatrice e Narducci fossero tenuti
all'oscuro delle intercettazioni arbitrariamente considerate
irrilevanti. E se i responsabili di allora del funzionamento
della Federcalcio, il commissario straordinario Guido Rossi e
gli organi di giustizia sportiva da lui nominati, fossero
informati di una trasmissione solo parziale degli atti messi a
loro disposizione''.
Una volta ottenute queste spiegazioni ''anche nel rispetto di
tutti i tifosi'', la Fiorentina, che ha sempre ritenuto
''inaccettabile e lesiva'' la sentenza subita, proporra' ai
presidenti di tutti i club di sedersi intorno a un tavolo per un
confronto a viso aperto cercando di far ripartire il calcio
italiano e spazzar via (si pensi al caso-scudetto che vede
coinvolte Inter e Juve) veleni e sospetti. ''Crediamo che le
risposte sulle modalita' delle indagini e il chiarimento fra i
dirigenti dei club siano dovuti anche per rispetto dei propri
tifosi e di quelli delle altre squadre che devono tornare allo
stadio serenamente, convinti di non aver subito nessuna
ingiustizia. Il calcio italiano – concludono i Della Valle – non
puo' permettersi di ripartire senza aver preso alcuna decisione
e aver rasserenato l'ambiente. Come Fiorentina siamo preoccupati
degli sviluppi delle polemiche e del rischio di nuove tensioni.
Bisogna fermarsi e riflettere ricreando le condizioni perche' si
possa portare a compimento, prima della nuova stagione, un'opera
di pacificazione fra le societa' e fra le tifoserie''. .

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