Calcioscommesse, l’accusa: “Partite truccate anche dopo intercettazioni”

CREMONA – Gli indagati nell’inchiesta della Procura di Cremona sulle partite truccate avrebbero commesso altri reati anche dopo la cessazione delle intercettazioni telefoniche che sono contenute nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di 16 di loro e all’iscrizione sul registro degli indagati di altri 29.

E’ stato spiegato brevemente dal procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, il quale non ha voluto dire di quali reati si tratti anche se non dovrebbero essere illeciti di natura sportiva bensi’ episodi che si collocano nel rapporto tra gli indagati.

Nel frattempo stanno proseguendo gli interrogatori di due degli arrestati, Massimo Erodiani, titolare di una serie di agenzie di scommesse, e Marco Pirani, medico odontoiatra con Erodiani ritenuto tra i promotori dell’organizzazione.

Di Martino ha anche spiegato che, in tempi brevi, trasmettera’ gli atti, o parte degli atti dell’inchiesta, al procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi.
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