Calcioscommesse, ultimatum di Conte: O ne esco prima degli europei o dimissioni

Calcioscommesse, ultimatum di Conte: O ne esco prima degli europei o dimissioni
Calcioscommesse, ultimatum di Conte: O ne esco prima degli europei o dimissioni

ROMA – Agli Europei senza processi sul groppone oppure a casa. Dopo essersi dimesso. Antonio Conte la mette così, con un qualcosa che ha il sapore di ultimatum: nel 2016 si gioca la fase finale dei campionati Europei e Conte vuole arrivarci “pulito”. Vuole che il processo calcioscommesse per cui rischia un rinvio a giudizio sia una vicenda chiusa. O con l’archiviazione (quello che stanno cercando di ottenere i suoi legali) o con un giudizio immediato in caso di rinvio a giudizio.

Conte, insomma, vuole poter allenare senza il pensiero del processo anche perchè, come dice, “ogni volta che si parla di scommesse compare la mia faccia”. L’allenatore, in realtà, per la vicenda scommesse ha già subito una condanna per omessa denuncia. Ora quello che il ct vuole a tutti costi evitare è una prescrizione. Perché prescrizione non è assoluzione, è dubbio: e il ct della Nazionale non se lo può permettere.

Scrive Arianna Ravelli per il Corriere della Sera che ad aiutare Conte potrebbe essere proprio il capo dei cosiddetti “zingari” Ilievski:

Ora, dopo la deposizione di Hristiyan Ilievski, il capo degli zingari che si è costituito due settimane fa (e per la verità anche dopo un’intervista del pm al Fatto che ha creato un po’ di tensione), gli avvocati hanno scritto un’altra memoria difensiva. Perché l’ultimo «alleato» del c.t. potrebbe essere proprio Ilievski cui gli inquirenti danno grande importanza. Per la difesa il punto principale è che Ilievski smentisce Filippo Carobbio, che è il grande accusatore di Conte. Parliamo di Novara-Siena (2-2, 30 aprile 2011), partita per la quale la giustizia sportiva non ha visto illeciti di Conte. Carobbio l’aveva raccontata così: «I giocatori hanno appreso dell’accordo in occasione della riunione tecnica. In sostanza Conte si limitò a dire che era stato raggiunto un accordo per il pareggio». Al risultato di 2-2, poi si giunse, «perché Calaiò segnò un non voluto 2-1». Per Ilievski invece Carobbio ha partecipato alla combine: «Il contatto era Carobbio. Bertani era il contatto del Novara. Il risultato concordato era un over 3,5 (…) Non so se i soldi ricevuti Carobbio li abbia condivisi con qualcuno». Quindi, o mente Ilievski o mente Carobbio. Gervasoni, altro giocatore «pentito», aveva anticipato la versione dello slavo: «Carobbio ha dato a Gegic l’informazione che le due compagini avevano raggiunto un accordo con riferimento a un over».

Si chiede la difesa, come può essere credibile Carobbio se, in merito a Conte, viene smentito da tutti gli altri, compreso Ilievski? Ma anche l’accusa ha delle perplessità: perché Carobbio che si è rivelato credibile ammettendo tante combine, dovrebbe mentire proprio su Conte? «Se è credibile Ilievski la domanda non è “perché Carobbio avrebbe dovuto mentire?”, ma “perché ha mentito”? Di risposte ce ne possono essere tante, ma tutte irrilevanti a fronte delle decine di smentite …»

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