Capolavoro Pippo Ganna al Giro d’Italia, domina la cronometro di Desenzano con una prestazione sontuosa

Capolavoro Pippo Ganna. Ha dominato la seconda cronometro al Giro d’Italia con una prestazione sontuosa; volando a quasi 54 km. all’ora, pennellando le curve e conquistando la settima vittoria. A fine gara è andato a trovare Pogacar, già sui rulli, e si sono complimentati a vicenda scambiandosi sorrisi e abbracci. Immagine meravigliosa. Filippo Ganna ha riscattato la beffa di Perugia (settima tappa) aggiudicandosi la frazione lombarda con un tempo imbattibile: 35’02”. Secondo Pogacar, terzo Arensman. È il quarto successo italiano al Giro dopo i tre Sprint di Jonathan Milan. Continua a fare bella figura Antonio Tiberi, sesto nella cronometro, quinto nella classifica generale e maglia bianca di miglior giovane.

FRAZIONE PIATTA, VELOCE, TECNICA – Tappa n.14, seconda cronometro (dopo Perugia, 40,6 km) del Giro d’Italia 2024, di 31,2 km con un dislivello di 150 metri. Dunque frazione piatta: da Castiglione delle Stiviere (Alto Mantovano) a Desenzano del Garda (Brescia), sulla sponda meridionale del lago. Tracciato ricco di riferimenti storici-risorgimentali della seconda guerra di indipendenza con le leggendarie battaglie di Solferino e San Martino, 24 giugno 1859  (una carneficina: in dieci ore migliaia di morti e feriti, Austria sconfitta). Assistendo a tante atrocità ma anche al soccorso (spontaneo) delle donne di questi luoghi, allo svizzero Henry Dunant (1828-1910) venne l’ispirazione di fondare una organizzazione di volontariato, ed è nata  a Ginevra la Croce Rossa (1863). Solferino posto a 7,8 km dalla partenza della crono, San Martino dopo 23,2 km.

ORDINE DI ARRIVO – Primo Ganna, 2. Pogacar (+0.29), 3. Arensman (+1.07) , 4.GeraintThomas (+1.14), 5. Plapp (+1.18), 6. Antonio Tiberi (+ 1.19), 7. O’ Connor (+1.25), 8. Tobias Foss (+1.26), 9. Bjerg (+1.28), 10. Edoardo Affini (+1.30).

CLASSIFICA GENERALE – 1. Pogacar, 2. Geraint Thomas (+3.41), 3. Martinez (+3.56), 4. O’ Connor (+4.35), 5. Tiberi (+5.17), 6. Arensman (+6.30), 7. Zana (+7.26), 8. Bardet (+7.52), 9. Fortunato (+8.40), 10. Baudin (+8.56).

UNA PARATA DI 154 CORRIDORI – Il primo a partire alle 13.40 è stato il francese Alan Riou del team Arkea; l’ultimo la maglia rosa Tadej Pogacar alle 16.43. In mezzo Filippo Ganna, partito alle 14.35, con addosso gli occhi del mondo. E il Pippo nazionale ha risposto da par suo a 53,435 km/h di media, impressionante dall’inizio alla fine; percorso fatto in 30’02. Soddisfatto? Mica tanto. Come sempre, appena sceso dalla bici, ha scosso la testa. Perfezionista incontentabile. Bene anche Affini e Milesi. In gara 42 azzurri e 112 stranieri; molto bene Arensman (+ 1’07),   Geraint Thomas (+1’14), Martinez (+1’45)). Benissimo Pogacar (+0.29).

DOMENICA SULLE ALPI DEL MORTIROLO – Tappa n.16, tutta lombarda: da Manerbaa del Garda a Livigno. Frazione di 222 km con 5 salite tra cui il leggendario Mortirolo (18 km al 7,6% con picchi del 16% in vetta); un valico alpino (1.852 metri) che collega la Valtellina con la Val Camomica, teatro di una epica impresa di Marco Pantani al Giro d’Italia 2014. E dopo il   (due tratti al19%) si arriva ai 2.385 di Livigno (Sondrio), “il piccolo Tibet d’Italia”, vicino al confine con la Svizzera.

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Alessandro Avico