Fantastico Sinner! Quinta partita, quinta vittoria. E per la prima volta in carriera conquista la semifinale degli Us Open. Ha battuto, nella notte italiana, il russo Medvedev in 4 set: 6-2, 1-6, 6-1, 6-4 e venerdì notte affronterà in semifinale l’inglese Draper. Davanti a un pubblico eccezionale (24.000 spettatori tra cui la regina della ginnastica Simone Biles), Jannik ha fatto il capolavoro.
Ha eguagliato Corrado Barazzutti che ci riuscì nel 1977 e Matteo Berrettini, battuto da Nadal nel 2019. Ora se la vedrà col talento di Londra in una semifinale Slam che alla Gran Bretagna, in questo torneo, manca dal 2012, dai tempi di Andy Murrey.
Il match con Medvedev era considerato dai più come la vera finale di New York. Match tra due grandi campioni dal palmares d’oro . E sul cemento di New York la partita non ha affatto deluso. Anzi. Il primo set è andato via veloce: in poco più di mezz’ora Jannik ha chiuso la pratica. Tutto ha funzionato: servizio, dritto, attacchi a rete. La sfida n. 13 col russo è partita bene. Nel secondo set, Medvedev ha reagito da par suo, ma è crollato nei due set successivi. Ora tutto può succedere.
L’azzurro pensa già alla semifinale e dice: ”Jack sta servendo alla grande e giocando il suo miglior tennis. Quanto a me, posso essere contento di come ho cambiato gioco. I primi due set sono stati strani. Il quarto è stato il più combattuto ma sono rimasto lì mentalmente. Sì, sono soddisfatto . Mi ha dato fiducia vincere a Cincinnati per venire qui. Oggi andavo un po’ a momenti, ma come sensazione in campo è stata la migliore da inizio torneo”.
Si profila un’altra sfida delicata. Jack Draper, talento nato in un sobborgo di Londra, classe 2001 come Sinner, è un destro che gioca però da mancino. A New York sta andando fortissimo, non ha ancora perso un set. Impostato come Nadal, ha messo fine ai guai fisici che gli sono costati 6 mesi di stop nel 2023.
Ora ha ritrovato un gioco davvero spumeggiante. Contro De Minaur, ai quarti di finale, ha piazzato 40 vincenti e gli ha tolto il servizio 6 volte entrando in pompa magna tra i primi 20 del mondo. Occhio, è in gran spolvero.
Altra bella notizia da New York. Sara Errani e Andrea Vavassori sono in finale per il trofeo degli US Open. Finora nessun italiano ci è mai riuscito. Una coppia fantastica. Sara, 37 anni, tutta costanza e intelligenza tattica; Andrea, 29 anni, tecnica sopraffina, sevizio e dritto esplosivi e un raffinato rovescio a una mano. Per la Errani è una seconda giovinezza culminata con la medaglia d’oro centrata alle Olimpiadi di Parigi assieme a Jasmine Paolini; Vavassori solo in questa stagione, e già alla sua terza finale, e con Bolelli ha sfiorato Australian Open e Roland Garros. Sarita e Wave, due amici a caccia del sogno Slam.
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