Tappa n. 17, quintultima del Tour de France che si concluderà domenica a Nizza. La prima di quattro consecutive frazioni di montagna. Una tappa alpina con 2.850 metri di dislivello e tre scalate, di diversa difficoltà (tra cui un GPM di prima categoria con abbuoni) a soli 11 km dal traguardo. La Saint Paul trois chateax-Superdevoluy di 177,8 km ha mantenuto le promesse bellicose. Ne è uscita una corsa ricca di emozioni e sorprese.
Partenza alle 12.45 con vento fortissimo, scatti a ripetizione in gruppo, prima ora impressionante: oltre 50 km/h. Si ritira Lutsenko, sofferente da inizio tappa. Plotone allungatissimo. Si ritirano anche Gaviria e Sam Bennett. Al km 114 c’è il traguardo volante di Veynes vinto dal danese Magnus Cort Nielsen. Quattro uomini al comando che procedono di buon passo. Sono il belga Benoot, il lussemburghese Jungels, il francese Gregoire e il danese Nielsen.
La corsa, già ricca di emozioni, si accende nel finale con tre salite ostiche. La prima è il Col Bayard (6,9 km al 7,1% di pendenza media) al km 145. Reggono i quattro battistrada braccati da Madouas e Martin, il gruppo maglia gialla ha oltre 6 minuti di ritardo. Vince il GPM il danese Cort Nielsen. La seconda salita è il Col di Noyer di prima categoria (7,5 km, punte all’11%). A 18 km dal traguardo il quartetto di testa è raggiunto dal tandem francese. Poi si accoda Simon Yates ;il britannico saluta e se ne va. Si muove allora Carapaz alla caccia di Yates e lo raggiunge ai -15. I due scollinano sull’ultima salita con l’ecuadoreno all’attacco furioso davanti a Simon Yates che perde subito la sua ruota. Carapaz vola.
Arrivo a 1.500 metri in un bagno di folla
Carapaz comincia in solitaria l’ultima salita a 3 km dal traguardo mentre Pogacar ai -5 scatta di prepotenza e lascia (momentaneamente) il suo francobollatore Vingegaard. Carapaz vince a braccia alzate in 4h06’18. È la sua prima vittoria al Tour. Memorabile.
Ordine di arrivo
1. Carapaz, 2. Simon Yates (+0.37), 3. Mas (+0.57), 4. De Plus (+1.44), 5. Onley (+1.44), 6. Martin (+2.36), 7. Cort Nielsen (+2.38), 8. Poels (+2.39), 9. Jegat (+2.39), 10. Aramburu (+2.39). Pogacar ha chiuso a 7’23” da Carapaz, a 7’25 Vingegaard. Evenepoel è arrivato al traguardo con un ritardo 7’13” nei confronti di Carapaz.
1. Pogacar, 2. Vingegaard (+3’11”), 3. Evenepoel (+5’09”), 4. Almeida (+12’57”), 5. Landa (+13’24”), 6. Rodriguez (13’30”), 7. Adam Yates (+15’41”), 8. Ciccone (+17’51”), 9. Gee (+18’15”), 10. Buitrago (+18’35”).
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