Carlo Gervasoni: uno stopper tra la B e la C

ROMA – In difesa per una vita, barcamenandosi tra la vecchia serie C e i cadetti, poi il lampo, ma decisamente negativo, con lo scandalo del calcioscommesse che ha infamato il nome e chiuso con ogni probabilita' la carriera. Carlo Gervasoni, trent'anni il prossimo 4 gennaio, la ribalta delle cronache nazionali l'aveva conosciuta finora per quell' Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso finita 3-0 e anche sotto i riflettori della Procura di Cremona prima e della Figc poi: con un'accusa pesante, 'combine' a fini di scommesse, piombata sul giocatore lombardo e condivisa con un nome decisamente piu' celebre del panorama calcistico, Cristiano Doni.

Un'accusa che si e' trasformata in sentenza, perche' Gervasoni, coinvolto nella bufera che aveva portato anche all'arresto di un ex big del pallone come Beppe Signori, e' stato di fatto radiato dalla giustizia sportiva. Lo scorso 9 agosto la disciplinare lo ha infatti condannato, accogliendo la richiesta del procuratore Stefano Palazzi, a cinque anni piu' la radiazione, squalifica confermata anche in appello dalla corte di giustizia.

Gervasoni, nato a Legnano, cresciuto nel Como esordisce in serie C1 a 17 anni nel campionato 1999-2000. Nella stagione 2001-2002 si trasferisce al Sudtirol Alto Adige (C2) dove gioca per tre stagioni. Viene poi ceduto al Verona con il quale esordisce in B nel 2004-2005. Poi il passaggio al Bari (2006-07) e a fine stagione torna ancora Verona. La carriera prosegue con due stagioni all'Albinoleffe e nel 2009 il difensore passa al Mantova. Poi ancora tappa alla cremonese, fino al 19 gennaio 2011 quando passa al Piacenza. Pochi mesi e scoppia il nuovo scandalo delle scommesse: Gervasoni e' nel gruppo finito sotto inchiesta per un giro che secondo il procuratore di Cremona aveva come obiettivo quello di alterare i risultati delle partite di B e Lega Pro: in particolare Gervasoni viene accusato insieme al capitano dell'Atalanta Doni di aver fatto una combine sulla partita Atalanta-Piacenza, terminata 3-0, partita nella quale Gervasoni provoca un rigore facendo fallo a Ruopolo.

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