Cassano story: Villaggio paciere con Garrone, ma una mezza gaffe di Andrea Agnelli rivela l’interesse della Juventus

Pubblicato il 31 Ottobre 2010 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

Ma, riporta il Secolo XIX , c’è chi sostiene che Marotta avrebbe già acquistato il biglietto per Madrid, viaggio che potrebbe essere effettuato già lunedì.

In questo clima s’innesta la lite di martedì 26 ottobre: “Quando negli spogliatoi del `Mugnaini´ di Bogliasco, Garrone ha chiesto a Cassano di partecipare a un evento organizzato da un club di tifosi di Santa Margherita, Fantantonio ha rivolto al suo presidente un volgarissimo epiteto. Di certo Garrone è rimasto malissimo, si è sentito umanamente offeso”.

Giovedì Cassano ha presentato le proprie scuse, ma alla Sampdoria a quel punto non bastavano più, così la società avrebbe chiesto una lettera di scuse oppure l’accettazione, in forma di `penitenza´ per la volgarità rivolta a Garrone, di una sostanziale riduzione d’ingaggio che avrebbe portato la remunerazione annua di Fantantonio a `soli´ 800 mila euro. Di certo, la richiesta di rescissione del contratto che abbia come causa un insulto avrebbe basi poco solide, come dice il leader dei procuratori Pasqualin.

La rescissione del contratto di Antonio Cassano consentirebbe alla società un sostanziale risparmio, valutato in circa 13 milioni in tre anni. Ma c’è di più. In caso di cessione del cartellino, il Real Madrid (squadra dalla quale l’allora dg Beppe Marotta, con un’operazione finanziario-calcistica da manuale prelevò il fantasista a costo zero) non potrebbe vantare l’esazione del 20% sul prezzo pagato per il giocatore, anche se, come riportato sopra, altre voci sostengono che il diritto valga comunque.

Secondo il SecoloXIX, “l’impressione prevalente è che Garrone tutti questi calcoli non li abbia fatti. Un altro tifosissimo della Samp (e ottimo calciatore in gioventù), l’attore Corrado Tedeschi, osserva: “Cassano è un talento enorme, smisurato. Lui ha dato tanto alla Sampdoria ma la Sampdoria ha dato tanto a lui, lo ha preso quando nessuno lo voleva. E lui non dovrebbe mai dimenticarselo. Da tifoso non ho dubbi, sto col presidente. Ma scherziamo? Il rispetto è una cosa che non si può tralasciare. Per una questione come questa si può anche interrompere un amore, non ci sono margini di fronte a una mancanza di questo tipo. E poi è la maglia che i tifosi amano. Quella rimane, i giocatori passano”.

La campana di Torino, attraverso il sito del quotidiano La Stampa, suona secca e parla di un Marotta infastido dalle voci genovesi che lo dipingerebbero come il regista della rottura e che ribadisce:  “Non c’è la Juve dietro questa storia, Cassano non era un obiettivo”. Secondo la Stampa, “l’interesse bianconero è vincolato al futuro di Del Piero e alla necessità tecnica, più che di un trequartista, di una prima punta”.

Anche la Stampa riassume le ultime puntate dell’epopea Cassano, i cui comportamenti da tempo avevano scatenato il buonumore dei genoani, che avevano inondato il web e  le linee telefoniche di sms sulla bambola Cassano che piange e ride. Secondo la Stampa, Cassano con gli amici non sembra darsi pace: “Mi sento tradito, credevo di aver chiarito tutto con il presidente. Sono distrutto, ho pensato pure di lasciare il calcio. Ma come ho detto addio a Roma e Madrid, sono pronto a farlo anche a Genova”. Il problema è che adesso il pupillo di Prandelli rischia la Nazionale, per effetto del codice etico interno che vieta la convocazione in azzurro di elementi fuori rosa (la prossima partita degli azzurri è l’amichevole del 17 novembre con la Romania).