Cassano story: Villaggio paciere con Garrone, ma una mezza gaffe di Andrea Agnelli rivela l’interesse della Juventus

Pubblicato il 31 Ottobre 2010 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

Cassano, riferisce la Stampa, ha ricevuto per posta la notifica della sospensione tecnica, mentre da venerdì sono in Lega Calcio i documenti con cui la società chiede al collegio arbitrale la risoluzione del contratto, che scade nel 2013. Non sembrano esserci più margini di mediazione. Davanti al Collegio, che si riunirà entro tre settimane, la Sampdoria presenterà le testimonianze dei tesserati presenti alla lite, mentre Cassano citerà la telefonata di mercoledì con il presidente nella quale credeva di aver chiuso la vicenda. Nel dibattimento, entrerà in gioco anche la lettera formale di scuse, proposta giovedì dalla società al giocatore per la firma, da questi rifiutata su consiglio di Bozzo, in cui Cassano avrebbe dovuto accettare preventivamente pesanti sanzioni economiche in caso di ulteriori intemperanze.

Il verdetto del Collegio è inappellabile e potrebbe prosciogliere il giocatore, come risolvere il contratto, lasciando quindi Cassano libero di trovarsi una squadra. La Samp rinuncerebbe ai 13 milioni della clausola rescissoria (18, meno i 5 da versare al Real Madrid), ma vedrebbe svanire il peso dello stipendio: 2,8 milioni netti annui al giocatore, per un impegno totale residuo di quasi 14 milioni. Il saldo societario sarebbe positivo, a meno che il Real non pretenda comunque i 5 milioni: si aprirebbe una controversia senza precedenti giuridici.

Secondo la Stampa, ” l’aspetto economico ha avuto un peso non marginale nel deteriorarsi dei rapporti”. Subito dopo essersi sposato, l’estate scorsa a Portofino, regia dello stesso Garrone, con Carolina Marcialis, di 19 anni, nazionale di pallanuoto, Cassano aveva chiesto il rinnovo del contratto fino al 2015, con minima decurtazione a 2,5 annui. La Sampdoria aveva controproposto la spalmatura sul medesimo periodo della somma già dovuta. La replica di Cassano, che ad aprile diventerà padre, era stata: “Io voglio restare qui a vita, ma non posso essere io a pagare per giocare…”.

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