CATANIA – L’ultima volta che ha messo piede in uno stadio ha causato la morte di un poliziotto, Filippo Raciti, ucciso dopo gli scontri del derby Catania-Palermo del 2007. Per questo Antonino Speziale è stato processato e condannato per omicidio preterintezionale. Cinque anni dopo Speziale vuole tornare allo stadio e pretende di farlo come un qualsiasi cittadino, comprando il biglietto di Catania-Lazio in programma domenica 4 novembre.
La Questura, però, si è presentata a casa di Speziale facendosi consegnare il biglietto. Il discrimine è il Daspo: il giovane ha già scontato cinque anni per gli scontri del 2 febbraio del 2007 in cui morì il poliziotto, e ha avuto revocati gli altri due anni che gli erano stati comminati come pena accessoria per gli 8 anni di reclusione della condanna per omicidio preterintenzionale.
Per i suoi legali, gli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, è una discriminazione, e chiedono ”l’intervento urgente del capo della polizia perché la legge vale ed è uguale per tutti”. Speziale voleva tornare allo stato Massimino domenica scorsa per vedere Catania-Juventus, ma Lottomatica non aveva emesso il biglietto perche’ era apparsa la scritta ”rivolgersi alla Questura”. Il suo avvocato aveva presentato un esposto. Adesso la nuova puntata: il 30 ottobre Speziale compra un biglietto di Catania-Lazio.
Per Lottomatica non ci sono intoppi e gli viene assegnato un posto della prima fila della curva nord del settore B. Ieri la Digos della Questura di Catania procede ”all’acquisizione del titolo di accesso allo stadio Massimino di Catania” perché ”emesso in violazione” delle nome repressive sulla violenza negli stadi. Per gli avvocati Lipera e Coco ”il biglietto è acquisito e non sequestrato senza alcun provvedimento amministrativo o giudiziario”. ”Non vi e’ chi non veda che oramai – chiosano i legali – il diritto del cittadino non è più sacrosanto ma diventa un optional”.
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