Catania-Chievo: Sorrentino migliore in campo

Stefano Sorrentino (LaPresse)

CATANIA – Chi sbaglia, paga. E il Catania paga per i suoi errori. Dopo sei risultati utili di fila, i rossazzurri inanellano la seconda sconfitta seconda consecutiva. Ma se lo stop a San Siro contro il Milan puo’ rientrare nella logica delle cose, la battuta d’arresto casalinga contro il Chievo e’ decisamente meno preventivata.

Al Massimino, dove gli etnei avevano perso solo una delle ultime tredici gare ufficiali incamerando dieci successi e due pareggi nelle altre dodici, la formazione di Montella brucia la propria imbattibilita’ interna stagionale pagando a caro prezzo due gravi svarioni difensivi su entrambi i gol avversari e un rigore fallito da Lodi nel momento chiave della partita.

Il resto lo fa la difficolta’ nello scardinare il dispositivo difensivo del Chievo, a cominciare dal portiere Sorrentino, confermatosi pararigori. Una squadra compatta e pronta a ripartire in contropiede affidandosi all’efficacia del solito Pellissier, fondamentale per ottenere il primo successo esterno della squadra di Di Carlo, e una serie di errori difensivi degli etnei.

Ne viene fuori una gara bloccata, che il Catania non riesce a indirizzare a proprio favore: la manovra e’ troppo lenta per sorprendere la difesa ospite e gli uomini che potrebbero imprimere il cambio di ritmo non paiono nella loro giornata migliore. I rossazzurri hanno una fiammata intorno alla mezz’ora, quando Ricchiuti scaglia un sinistro dal limite fuori di poco e Bergessio colpisce il palo sugli sviluppi di un angolo. Sono pero’ i veneti a chiudere il primo tempo in vantaggio: Spolli perde banalmente il pallone in disimpegno, Pellissier s’invola verso la porta e cade sul tentativo di recupero del difensore rossazzurro causando un rigore che lo stesso Pellissier trasforma con freddezza.

Il Chievo, a questo punto, si chiude ulteriormente e per il Catania e’ ancora piu’ dura. Montella inserisce Maxi Lopez e Biagianti allargando Gomez a destra e proprio il bomber argentino si guadagna un penalty andando giu’ tra Mandelli e il nuovo entrato Cesar su un cross di Bergessio: Maxi Lopez vorrebbe battere il rigore, ma Lodi, specialista incaricato, lo respinge perentoriamente al mittente prima di vedersi neutralizzare il tentativo di trasformazione da Sorrentino, che intuisce il tiro respingendo tuffandosi sulla sua sinistra.

Gli etnei ci riprovano con due colpi di testa di Spolli (bravo ancora Sorrentino nella prima occasione), ma capitolano ancora su un pasticcio tra Bellusci e Biagianti, che si ostacolano a vicenda su un traversone regalando il pallone a Pellissier, libero di servire Sammarco a centro area per un comodo appoggio in porta. E’ Almiron, quattro minuti piu’ tardi, a riaccendere la speranza catanese con un destro dalla distanza sporcato da Sammarco quel tanto che basta per tagliare fuori Sorrentino. Il Catania avrebbe ancora un quarto d’ora per raddrizzare il punteggio in extremis, ma non va oltre un paio di mischie in area senza esito.

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