Cavani bussa tre volte: Milan al tappeto. Napoli e Juve in volo

Cavani (foto LaPresse)

ROMA – Cavani, Cavani e Cavani. L’attaccante uruguayano del Napoli si porta a casa il pallone, la squadra si porta a casa i tre punti, si mette in testa (insieme a Juve, Cagliari e Udinese) della classifica, e il Milan si scopre improvvisamente in crisi.

Due giornate sono poche, d’accordo. Eppure la sensazione è che stiano cambiando in parte le coordinate del grande calcio degli ultimi anni. Un’occhiata alla classifica lo fa capire chiaramente: Juve e Napoli in testa e soprattutto Inter, Milan e Roma nella metà destra della classifica. Non ci rimarranno a lungo eppure Conte e Mazzarri hanno già cinque preziosi punti di vantaggio.

A Napoli le premesse erano diverse. Pronti via i rossoneri, nonostante le assenze, si trovano in vantaggio grazie a un bel colpo di testa di Aquilani dopo appena 10 minuti. Sembra una partita inaspettatamente in discesa e invece è un calvario. Il Napoli non sbaglia, non si scompone e inizia subito a macinare gioco. Sale in cattedra Cavani che piazza tre gol uno dopo l’altro. Il Milan, senza Ibra, barcolla e reagisce con fatica. Ci sarebbe anche un rigore per i rossoneri ma il Napoli vince con autorità e merito. Una vittoria da grande, come quella della Juve di Antonio Conte.

Domenica scorsa era stata la volta dello spettacolo, oggi è toccato alla concretezza. La sostanza, però, non cambia: la Juventus c’è. Per archiviare la pratica Siena (1-0 al Franchi), basta un tocco sotto porta di Matri. L’azione, però, è una prodezza di tutto il reparto, con Vucinic protagonista su tutti. Siena e Parma non saranno squadroni ma la classifica dice Juve 6 in due partite. E Conte gongola.

Molto bene anche l’Udinese che sembra aver decisamente smaltito le tossine dell’eliminazione precoce dalla Champions. I friulani hanno liquidato 2-0 una Fiorentina apparsa in regresso rispetto al buon esordio. Decisivo ancora una volta Di Natale, che sblocca la partita su rigore.

Almeno per ora vertigini da vetta (con merito) anche per il Cagliari di Ficcadenti. Dopo il colpaccio dell’Olimpico all’esordio i sardi nell’anticipo di sabato fanno il loro compito battendo 2-1 il Novara alla faccia di tutte le scaramanzie (Cellino aveva chiesto a tutti di presentarsi in viola allo stadio). La “jella” a Cagliari non si è vista.

Inciampa in modo maldestro la Lazio di Edy Reja. La partita persa 1-2 col Genoa è una brutta copia di quella col Milan: ottimo primo tempo e ripresa inguardabile. Brutta copia perché a Milano era arrivato almeno il pari, in trasferta e contro una squadra molto più forte. All’Olimpico, invece, la Lazio sciupa e poi rincula. Il Genoa ne approfitta e con Palacio e Kucka porta via tre punti tanto meritati quanto insperati.

Le grandi in difficoltà di questo avvio di stagione pareggiano senza farsi male: tra Inter-Roma finsce 0-0 e a seconda di come si voglia guardare il bicchiere, le analisi cambiano. Bicchiere mezzo vuoto: l’Inter in casa gioca come una provinciale, subisce per tre quarti di partita la Roma e gioca solo in contropiede. I giallorossi tengono il pallino del gioco, sono autoritari, ma tirano in porta e rischiano di segnare meno degli avversari. Bicchiere mezzo pieno: l’Inter smette di perdere una partita dopo l’altra, trova equilibrio e va più vicino della Roma a vincere la partita. La Roma si presenta a Milano senza paura: per lunghi tratti della gara attacca a testa bassa, si inizia a vedere una precisa idea di gioco. Mancano i gol (e i goleador che sono tutti un po’ appannati tranne Borini): continuando così è solo questione di tempo.

Nella lotta per la salvezza colpaccio del Lecce in casa del Bologna. La squadra di Di Francesco vince 2-0 grazie ai gol di Giacomazzi  e Grossmuller mostrando concretezza e progressi sul piano del gioco. Per il Bologna se non segna Di Vaio è notte fonda. Bene anche il Parma che batte in extremis 2-1 il Chievo. Fa tutto Giovinco: doppietta che lo porta in testa alla classifica dei cannonieri ed espulsione.

Primi tre  punti anche per il Catania che ha la meglio sul Cesena (1-0) grazie a un rigore di Maxi Lopez. Per Vincenzo Montella l’inizio di campionato è più che soddisfacente. Si sgonfia, nel match di mezzogiorno, il Palermo: a Bergamo decide Denis e l’Atalanta vince 1-0. Senza la penalizzazione per il calcioscommesse sarebbe in alta classifica. Così invece è ancora fanalino di coda ma la salvezza sembra già più vicina.

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