Scaricato dalla Roma, scaricato dallo yacht: Cerci litiga con lo skipper e passa una notte in strada a Capri

Alessio Cerci

Scaricato a Capri e costretto a passare una nottata all’aperto. Questa la singolare disavventura capitata al calciatore della Roma Alessio Cerci durante le vacanze di Ferragosto. L’esterno aveva noleggiato, spendendo insieme ad un gruppo di amici circa 100.000 euro,  uno yacht  Ferretti di 15 metri per concedersi un giro nelle acque del mediterraneo.

Le cose, però, non sono andate esattamente secondo le sue previsioni. La crociera è filata liscia fino a Capri; poi la lite con lo skipper, un romeno, che si è rifiutato di andare a riprendere il gruppo alle due di notte al molo “perché voleva dormire”. Per Cerci & co non è rimasto che mettersi a caccia di un hotel ma, sull’isola a Ferragosto c’era il tutto esaurito. Risultato: il giocatore, che per sua fortuna non ha scelto il mare del nord, ha dormito all’aperto.

La mattina successiva, all’arrivo dello skipper, la situazione è precipitata: nuova lite, intervento della polizia e rifuto da parte del romeno, di continuare il giro. Cerci, quindi, ha dovuto ripiegare sull’aliscafo per chiudere le ferie mentre lo yacht e lo skipper se ne tornavano verso Ostia.

Del resto, per Cerci, il periodo non è esattamente dei migliori. A Roma l’anno scorso ha fatto tanta panchina e quest’anno il giocatore sperava in un trasferimento, che, però, non è ancora arrivato. Lunedì, intanto, Ranieri ha comunicato a lui e altri giocatori della Roma che 30 elementi in rosa sono troppi e che il gruppo sarebbe stato diviso in due parti: da un lato i giocatori “organici al progetto”, dall’altro i vari Cicinho, Doni e Julio Baptista. Quelli, insomma, in odore di partenza. Dov’è finito Cerci? Nel secondo gruppo, ovviamente.

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