Cesare Prandelli: “Ero vicinissimo alla Juventus poi…”. Ecco chi lo ha fatto fuori

Cesare Prandelli: “Ero vicinissimo alla Juventus poi…”. Ecco chi lo ha fatto fuori ANSA/SIMONE ARVEDA

TORINO – Cesare Prandelli ha svuotato il sacco. Nel corso di una intervista rilasciata a TuttoSport, a firma di Alessandro Vocalelli, ha fatto chiarezza sul suo mancato approdo alla Juventus prima di allenare la Nazionale Italiana di Calcio.

«Allora, una volta per tutte, la vuoi sapere la verità sulla Juventus? I dirigenti della Fiorentina mi dissero che ero libero di trattare con chiunque. Poi una mattina apro un giornale e leggo un attacco feroce per questa cosa. Incredibile: mi avevano dato loro il via libera! Allora risposi: bene, io sono pronto a firmare per cinque anni con la Fiorentina. E loro mi “accasarono” in Nazionale… Un’altra cosa, solo per essere chiari. Io avevo un altro anno con la Fiorentina. Me ne andai, lasciando quel contratto sul tavolo, senza pretendere nulla, la classica buonuscita, malgrado avessero una gran fretta di chiudere con Mihajlovic».

Cesare Prandelli esalta lo stile Juventus

«Alla Juve non devono spiegarti nulla, non devono insegnarti nulla. Tu arrivi, e come successe a me, cominci ad allenarti con Zoff, Tardelli, Bettega. Vedi come lavorano loro e capisci che devi adeguarti».«La Juventus è una delle 3-4 favorite. La Champions dipende da tante cose, da un episodio, da un infortunio. Per la Juve è fondamentale recuperare Chiellini e mi sembra che ci siano buone notizie in questo senso. Lui è come uno di quelli – Zoff, Tardelli, Bettega… – di cui ti parlavo».«La cessione di Mehdi Benatia? Per come ha operato la Juve negli ultimi dieci anni, è dura pensare che stavolta abbiano sbagliato. Avranno avuto sicuramente le loro buone ragioni. La Juve non fa scelte di pancia».

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