Cesena, miracolo Ficcadenti: “Primi e felici ma coi piedi per terra”

Pubblicato il 20 Settembre 2010 - 12:09 OLTRE 6 MESI FA

Massimo Ficcadenti

Il Cesena primo in classifica (con 7 punti come l’Inter) dopo tre giornate è un sogno che va ”oltre ogni più rosea aspettativa”. Massimo Ficcadenti, attuale tecnico dei romagnoli, tornati in A dopo 19 anni – con due promozioni consecutive sotto la guida di Pierpaolo Bisoli – a ‘Radio anch’io lo Sport’ riconosce i meriti ”di una società giovane, che negli ultimi anni ha programmato bene, guardando sempre avanti.

E non ha paura di fare scelte importanti, come scommettere su giocatori che per altri club sono finiti”. Ma questo primato, ammette, è ”al di là di ogni più rosea aspettativa. Dovendo incontrare nelle prime due giornate la Roma e, soprattutto, il Milan, mettere insieme quattro punti è stato un risultato importante”.

Ieri ”lo abbiamo consolidato in una partita molto complicata contro il Lecce, rimanendo anche inferiorità numerica, in uno scontro diretto per la salvezza”. Appunto. Nonostante il momento d’oro, Ficcadenti dispensa cautela: ”Il nostro campionato prevede un solo obiettivo: restare in serie A. Siamo una realtà nuova, con tanti giovani e stranieri esordienti. Le incognite non mancavano. Però devo dire che abbiamo lavorato bene. Ci fa piacere essere primi, ce lo siamo meritato sul campo con grande umiltà”.

E comunque la squadra ”ha anche le sue qualità tecniche. Certi risultati non arrivano solo grazie alla corsa, altrimenti faremmo giocare i maratoneti. Ci sono qualità e giovani importanti”. L’ossatura della squadra è stata profondamente rivista dopo l’approdo nella massima serie, anche se ”alcuni giocatori della scorsa stagione sono rimasti ed addirittura 2-3 che c’erano già in Lega Pro. Credo che tutti stiano stanno facendo molto bene. Hanno nella testa una mentalità giusta. Naturalmente rispetto al Cesena della scorsa stagione ci sono tanti stranieri in più. Credo che Bisoli abbia avuto grandi meriti, come le due promozioni dimostrano”.

Nel bel Cesena di avvio campionato hanno impressionato soprattutto le prestazioni di Emanuele Giaccherini. Merita una chiamata in Nazionale? ”Prandelli è alla ricerca di nuovi talenti. Lui è poco conosciuto al pubblico di A, ma ha qualità importanti. Non credo che sarebbe una bestemmia se il ct lo convocasse. E’ un ragazzo serio, che merita e se si confermerà nelle prossime partite credo che potrà aspirare ad arrivare in azzurro”.