ROMA – Missione compiuta per le squadre italiane, sia la Juventus che la Roma si sono qualificate agli ottavi di finale di Champions League con un turno di anticipo ma la serata che hanno vissuto è ben diversa. La Juventus ha vinto contro il Valencia ma non ha ancora la certezza del primo posto, che dovrà conquistare nell’ultima giornata del girone, perché lo United è ancora a meno due. La Roma è stata schiantata in casa dal Real Madrid e si è qualificata solamente grazie al successo del Plzen sul campo del Cska Mosca. I giallorossi, che hanno passato il girone da secondi, sono usciti tra i fischi dei tifosi.
Roma-Real Madrid 0-2, gol: Gareth Bale 46′ e Lucas Vazquez 59′
Classifica Gruppo G: Real Madrid 12 (qualificata come prima), Roma 9 (qualificata come seconda), Cska Mosca e Viktoria Plzen 4.
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La Roma non si rialza. Dopo la sberla in campionato a Udine, arriva anche la sconfitta casalinga, 0-2, contro il Real Madrid convalescente di questo scorcio di stagione, travolto sabato scorso nella Liga dai baschi dell’Eibar. La squadra di Eusebio Di Francesco, al primo Ko interno in casa dopo che per sette volte consecutive all’Olimpico (scorsa stagione compresa) aveva vinto le sfide di Champions, regge per un tempo, poi torna quella molle di troppe volte in questa stagione.
Senza un gioco, con poca grinta e con un attacco nel quale Schick, schierato al posto dell’indisponibile Dzeko, continua a deludere, risultando inconsistente. Meno male per la squadra giallorossa, e per il pubblico dell’Olimpico (emozionatosi più per l’omaggio a Totti nella Hall of Fame che per la partita), che prima dell’inizio era arrivata la notizia più bella della serata, e precisamente dallo stadio Luzhniki di Mosca dove il Viktoria Plzen vincendo in casa del Cska aveva consegnato a Roma e Real la qualificazione in anticipo.
Al match tra due delle semifinaliste della scorsa edizione era quindi rimasto un pizzico di pathos in prospettiva primo posto nel girone. Ma solo fino al primo gol, di Bale su ‘omaggio’ di Fazio. E dopo il raddoppio di Lucas Vazquez, al 14′ st, via alle contestazioni della curva sud con cori contro i giocatori, il presidente James Pallotta e il d.g. Mauro Baldissoni. Ma a rischiare più di tutti adesso è Di Francesco, la cui panchina diventerebbe davvero rovente in caso di nuova sconfitta interna domenica prossima contro l’Inter.
In casa madridista sorpresa per l’inaspettata decisione del tecnico Santiago Solari di spedire Isco in tribuna: con lui non era mai stato titolare, ma da qui a non portarlo nemmeno in panchina ce ne corre. Problema fisico dell’ultima ora o lite con l’allenatore, nella Casa Blanca è (quasi) sempre tempo di polemiche. Per il resto è il Real vincitore dell’ultima Champions ma senza Cristiano Ronaldo, mica uno qualunque, e senza neppure l’infortunato Casemiro, il cui contributo a centrocampo è difficilmente sostituibile.
Di Francesco invece non cambia modulo, continua con il 4-2-3-1 e deve lasciare fuori Dzeko. Conferma quindi Schick, rilanciando il giovane Zaniolo (che esordì in giallorosso proprio al Bernabeu) nel ruolo di trequartista al posto dell’infortunato Lorenzo Pellegrini. Florenzi gioca esterno basso sulla fascia destra dietro ad Under. Dopo 22 minuti la squadra di casa perde El Shaarawy, costretto a uscire dopo aver subìto un fallo da Modric.
Proprio il regista croato aveva impegnato al 20′ Olsen, mentre la fiammata della Roma si verificava al 33′, con Varane che rischiava l’autorete per salvare su Cristante dopo il corner di Under, e nemmeno un minuto dopo con Carvajal che ‘murava’ una conclusione di Fazio e Courtois ch respingeva la successiva ribattuta di Schick, palla a Kolarov e tiro a lato. Ma l’occasione più ghiotta la Roma la ‘divorava’ al 46′, quando su cross di Zaniolo Cengiz Under calciava alle stelle col sinistro e davanti alla porta spalancata.
Il boato di delusione del pubblico scuoteva l’Olimpico. Nemmeno il tempo di tornare in campo per la ripresa, e a 1’03” dall’inizio il Real passava con Bale, lesto ad approfittare di un rinvio sballato di Olsen (che poco dopo si riscattava con un’uscita sullo stesso Bale lanciato a rete) e del successivo involontario assist di testa da parte di Fazio.
Dopo il gol ci voleva poco a capire che la Roma era ‘rimasta’ negli spogliatoi: al 24′ raddoppio dei campioni d’Europa in carica con Lucas Vazquez che sfruttava al meglio, col piatto destro, l’assist di testa di Benzema sul cross di Bale. 0-2 e match virtualmente concluso stante l’assenza di mordente da parte della squadra di casa penalizzata dalle assenze e da uno stato di forma non certo ottimale.
Unica reazione della Roma un tiro di Kolarov da fuori area a un quarto d’ora dal termine. Per il resto nulla, solo il paradosso di una Roma che va agli ottavi di Champions sonoramente contestata dal suo pubblico.
59′ – Raddoppio del Real Madrid. Colpo di testa di Benzema e tap in vincente a porta vuota di Vazquez.
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Roma 0x2 Real Madrid⚽ GOL de Lucas Vázquez para o Real Madrid#ASRoma #RMUCL #HalaMadrid #UCL #UEFAChampionsLeague pic.twitter.com/V7j2l92AOX
— Futebol Pro Comps (@CompsPro) 27 novembre 2018
46′ – Svarione difensivo di Fazio e gol facile per un fuoriclasse come Bale
Ojo al regalo que nos acaba de hacer la Roma en el primer gol de Bale, tremendo #HalaMadrid #RMUCL #ChampionsLeague pic.twitter.com/5BUhA6516m
— Gol De Santillana ⚽ (@GolDeSantillana) 27 novembre 2018
45′ – Under si divora un gol a porta vuota su assist di Zaniolo
E pensare che c’è la gravità ad aiutare… #RomaReal #Champions #JuveValencia #under pic.twitter.com/dU0LZO7bfJ
— Piero Angela (@PieroAngelaa) 27 novembre 2018
Roma (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Under, Zaniolo, El Shaarawy; Schick. Allenatore: Di Francesco
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, M. Llorente, Kroos; Vazquez, Benzema, Bale. Allenatore: Solari
Juventus-Valencia 1-0, gol: Mandzukic 59′
Classifica Gruppo H: Juventus 12 (qualificata), Manchester United 10 (qualificata), Valencia 5 e Young Boys 1.
La qualificazione della Juventus agli ottavi di Champions rinviata tre settimane fa per l’harakiri finale contro il Manchester è arrivata grazie all’1-0 sul Valencia. Il primo posto i bianconeri lo dovranno pero’ conquistare a metà dicembre a Berna, in casa dello Young Boys. Il Manchester sulla carta lo insidia ancora dopo l’1-0 in extremis sugli stessi elvetici, stasera all’Old Trafford.
A rompere l’equilibrio nel punteggio durato quasi un’ora, una zampata di Manduzkic puntualissimo sull’invito di Cristiano Ronaldo. Un pezzo di classe sopraffina, la giocata di CR7 che ha in pratica nascosto la palla a due difensori in agguato, facendola ricomparite per il passaggio secco e radente in piena area per il croato. Bastava un punto per la certezza degli ottavi di Champions, ne sono arrivati tre.
La Juventus nel primo tempo, pur avendo quasi sempre saldamente in mano il controllo della partita, con Bentancur e Matuidi padroni del centrocampo e Dybala a spaziare su tutto il fronte, non è riuscita a essere molto incisiva negli ultimi 16 metri, creando due soli pericoli, all’inizio del match un tocco di Ronaldo fuori di poco dopo serpentina di Dybala e verso la fine un esterno sinistro di Cancelo (42′). Al contrario, il Siviglia, proprio allo scadere dei primi 45′, ha creato l’occasione più netta: su calcio d’angolo, girata di testa di Kondogbia e grandissima risposta di Szczesny sulla linea di porta. I bianconeri, tuttavia, avevano reclamato per un paio di interventi sospetti in area di rigore, materia da Var, se esistesse già anche in Champions. E avevano probabilmente ragione sullo sgambetto di Kondogbia a Pjanic, servito in area da Dybala.
L’arbitro scozzese Collum, invece, non ha avuto dubbi nel lasciar giocare. Più discutibile la richiesta di Chiellini, caduto a terra mentre staccava in area, spostato da Diakhaby. All’attivo del Valencia, deciso a tentare il colpo senza cadere nell’errore della spavalderia, anche un destro di Wass (27′) e un uscita di piede, appena fuori l’area di uno Szczesny sempre reattivo su Santi Maria lanciato a rete (38′) da un tocco in verticale di Guedes. Un cambio per parte dopo l’intervallo: nella Juve fuori Alex Sandro dentro Cuadrado, nel Valencia Rodrigo sostituito da Gamiero.
Bianconeri ancora a 4 in difesa con Cancelo spostato a sinistra e Cuadrado a destra. Un quarto d’ora di attacchi sempre più pressanti della Juventus ed è arrivato il gol di Mandzukic sull’assist spaziale di CR7. Al 23′ Neto ha alzato in angolo un sinistro di Dybala, cinque minuti dopo ancora l’ex portiere bianconero è volato ad arpionare il pallone su un colpo di testa di Ronaldo sul calcio d’angolo battuto da Dybala. Juve agli ottavi, con 90′ di anticipo.
59′ – Juventus in vantaggio. Gran numero di Cristiano Ronaldo, assist al bacio per Mandzukic che non può sbagliare a porta vuota
Juventus 1-0 Valencia 59’ Mandzukic
Asist: Cristiano Ronaldo pic.twitter.com/0qs7V92Q12
— Goal Radar #UEFA (@goalradarUEFA) 27 novembre 2018
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala, Mandzukic, Ronaldo. All: Massimiliano Allegri
Valencia (4-4-2): Neto; Wass, Gabriel, Diakhaby, Gayà; Coquelin, Parejo, Kondogbia, Gonçalo Guedes; Rodrigo, Santi Mina. All. Marcelino Garcia Toral
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