MILANO- Una partita dominata dall'ansia e dalla preoccupazione per Antonio Cassano, sentimenti che oggi – dopo la nota ufficiale riguardo alle condizioni del giocatore – sembrano un po' diradarsi grazie anche alla chiarezza della diagnosi: contro il Bate Borisov si poteva e si doveva vincere ma – alla fine – la qualificazione e' stata centrata e tanto basta. Massimiliano Allegri ha piu' di un rimpianto e ne parla senza giri di parole: il Milan ha dominato, Robinho ha avuto occasioni, ha colpito un palo ma ha sciupato tanto, troppo. La squadra non ha concretizzato la propria netta superiorita' ed e' stata bloccata sul pareggio dalla modesta squadra di Minsk.
Tocca guardare avanti e fare i conti con i problemi e le assenze: probabilmente, ieri, con Cassano insieme a Ibrahimovic, si sarebbe vista un'altra partita. Ma Fantantonio deve lottare contro il suo male e quindi passera' del tempo prima di vederlo giocare. Rino Gattuso idem: si parla di uno stop lungo alcuni mesi. Pato e' infortunato ma potrebbe rientrare dopo la pausa necessaria per permettere ai giocatori di unirsi alle loro nazionali. Servono i suoi gol mai come in questo momento.
Il break significa molto per gli infortunati (ieri Nesta, mentre Mexes si e' operato e restera' fermo una ventina di giorni): i giocatori avranno il tempo per recuperare sul piano agonistico e su quello emotivo, elaborando quanto accaduto a Gattuso e a Cassano. Allegri – ieri sera – con molta onesta' non ha cercato alibi e ha svolto un'analisi lucida della partita che ha visto il Milan difettare negli ultimi trenta metri. E, tuttavia, il rigore concesso al Bate e' frutto – secondo l'allenatore – di una eccessiva generosita' mostrata dal direttore di gara.
Robinho non e' stato bravo nel supportare Ibrahimovic: lo svedese resta l'uomo chiave del gruppo rossonero ma ha bisogno di una squadra in grado di sfruttare i suoi suggerimenti, i suoi 'tagli', i suoi assist, il suo genio. Ibra segna e fa segnare se i palloni che offre ai compagni vengono sfruttati al meglio. Ieri non e' stato cosi'. Nessun problema, solo un piccolo incidente di percorso. La fase a gironi della Champions e' agli sgoccioli. Il Barcellona dell'incredibile Messi sbarchera' a San Siro ma, stando ai pronostici, si profila un secondo posto per il Milan: il Barca guida la classifica del girone H con 10 punti, segue il Milan con 8, il Bate con 2 e il Plzen fanalino di coda con un misero punticino.
Dopo le giornate convulse, l'angoscia per Fantantonio, i dubbi e l'assenza di certezze, dopo il bollettino medico diramato oggi, i rossoneri possono riprendere il cammino in campionato con piu' tranquillita': a San Siro arriva domenica il sorprendente Catania di Vincenzo Montella (14 punti in classifica). Una partita da non sottovalutare perche' gli etnei sono reduci dalla vittoria contro il Napoli, hanno battuto anche l'Inter, insomma non hanno alcun timore reverenziale per le grandi.
La vittoria – che ieri e' mancata e che il Milan avrebbe voluto dedicare a Cassano (al quale e' arrivato il pensiero affettuoso del presidente del Catania Pietro Lo Monaco) – slitta, si spera, a domenica.