Ciclismo, Andrea Bagioli, 24 anni, alfiere della Soudal Quick- Step,ha vinto in volata la Gran Piemonte.
Partito sull’ultima salita della corsa di ciclismo con 3 compagni ha fatto il vuoto, ha retto al ritorno degli inseguitori e poi sul traguardo ha battuto con uno sprint potente Hirschi, terzo Aramburu.
Martin, quarto compagno di fuga,ha ceduto a 100 metri ed è rimasto staccato di 2”. Filippo Ganna ha regolato in volata il gruppo giunto al traguardo con 11” di svantaggio. Quattro italiani nella top Ten. La prova generale per il Giro Lombardia ( sabato 7 ottobre) è riuscita benissimo.
Ha detto Bagioli giù dal podio:” Non è stato facile, il gruppo era dietro ma eravamo 4 corridori forti, abbiamo spinto al massimo per arrivare allo sprint. Questa è la penultima gara con la maglia della Soudal e volevo fargli un regalo, ci tenevo a ringraziarli con una vittoria. Io andrò via, per la squadra e lo staff non è’ un momento facile: gli auguro il meglio. L’Alpette ? Salita durissima, strade strette ma Cattaneo ha fatto un gran lavoro staccando i velocisti più forti”.
UN MIX DI PIANURA E SALITE
Gran Piemonte è una classsica del ciclismo d’autunno che nelle precedenti 106 edizioni ha sempre offerto un buon ciclismo. E così è stato anche stavolta. Al via 152 corridori distribuiti in
22 formazioni di cui 16 UCI World Teams.
Partenza dal lago d’Orta (collocato tra le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola) e arrivo alle porte di Torino. In tutto 152 km vallonati nel Canavese, territorio di laghi, castelli, borghi antichi e boschi fatati. Partenza ufficiale alle 12.41 da Borgofranco d’Ivrea (Torino), prima ora a gran velocità (media di 50,8 Km/h).
Seconda ora con 11 corridori al comando tra cui due azzurri: Pippo Ganna e Alessandro Tonelli. In seguito si aggiungono Buratti, Formolo, Marcellusi. E così con 14 battistrada la corsa è entrata nella sua seconda parte.
CIRCUITO CON 4 SALITE
I primi 84 km sono stati pianeggianti. Poi tre salite di tutto rispetto: Castelnuovo (7,1 km al 3,5%), Faiollo (5,1 km al 5,4%) e l’Alpette (5 km al 9% con punte del 17%). A 32 km dal traguardo la breve ascesa a Pratiglione (4,4 km al 3,4%). In fuga reggono ancora i 14 fuggitivi tra cui Formolo, il gruppo cerca di raggiungerli rosicchiando secondi preziosi e ci riesce.
Resta però in testa un quartetto (Formolo, Canecue, Costa, Cepeda) che scollina con una ventina di secondi di vantaggio. L’atteso e favorito Van Aert va in difficoltà. A 20 km dal traguardo i battistrada hanno un margine di 27”. La corsa scoppia.
FINALE SPUMEGGIANTE
Ultimo scoglio, la salita di Prascorsano (tratti al 9%). Vanno in testa Bagioli e Hirschi. Dopo 136 km la media (notevole) è di 44,5 km/h. Discesa veloce e tortuosa verso l’arrivo. Ultimi 10 km dal traguardo. Il quartetto di Bagioli è sempre al comando braccati da inseguitori tosti, tra cui Ganna. Ma il quartetto regge,i cambi sono regolari. Ai 300 metri inizia la volata: la accende lo svizzero Hirschi, la risolve Bagioli. Vittoria di mezza ruota.
ORDINE DI ARRIVO
1. Bagioli 2. Hirschi 3. Aramburu 4. Martin 5. Ganna 6. Costa 7. Zimmerman 8. Marcellusi 9. Tejada 10. Tiberi.