Ciclismo, Danilo Di Luca radiato per doping. “Era scritto, pago io per tutti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2013 - 18:14 OLTRE 6 MESI FA
Ciclismo, Danilo Di Luca radiato per doping. "Era scritto, pago io per tutti" (foto Ansa)

Ciclismo, Danilo Di Luca radiato per doping. “Era scritto, pago io per tutti”

ROMA – Radiato. Il Tnas non perdona e la terza squalifica per doping, per Danilo Di Luca, è anche quella definitiva. Il ciclista, 37 anni, è stato radiato  dopo il caso di positività all’Epo del 29 aprile scorso, emerso durante un Giro d’Italia, corsa che il ‘Killer’ vinse nel 2007. In carriera di Luca si è  imposto anche nella Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi e nel Giro di Lombardia.

Il ciclista abruzzese, vincitore del Giro 2007, in passato, era già stato squalificato due volte: tre mesi per la frequentazione del dottor Carlo Santuccione e poi per due anni (poi ridotti a 15 mesi) a causa della positività all’EpoCera del Giro 2009.

Di Luca: “Era tutto scritto, pago io per tutti”. ”Sicuramente non è una cosa bella non è che si è felici, era già tutto scritto, questo mi fa pensare che devo pagare per tutti”.  Di Luca commenta così la radiazione inflittagli dal Tribunale Nazionale Antidoping per la positività all’Epo del 29 aprile scorso, emersa durante il Giro d’Italia. Sentenza che rende il 37enne abruzzese il primo ciclista italiano squalificato a vita. Di Rocco mi dà dello stupido? ”Anche lui sbaglia”.

‘Ho fatto tante cose per primo e anche questa – aggiunge Di Luca all’uscita dal tribunale – La cosa chiara, che io so e chi mi conosce sa per certo è che io ho vinto nel ciclismo l’ho vinto per le mie doti e soprattutto non ho mai vinto qualcosa che non potevo vincere: ad esempio non ho mai vinto una cronometro a 60 chilometri orari, qualcun altro sì e magari lo sta ancora facendo. Forse dovevo essere io il primo che doveva pagare per tutti e così è stato”.

Il vincitore del Giro 2007, già squalificato due volte (tre mesi per la frequentazione del dottor Carlo Santuccione e poi per due anni, poi ridotti a 15 mesi a causa della positività all’EpoCera del Giro 2009) risponde poi al presidente della Fci, Renato Di Rocco che stamane aveva detto che ”solo uno stupido poteva rischiare queste cose visti i danni che aveva già creato al ciclismo”.

”Di stupidi ce ne sono tanti – le parole del ‘killer di Spoltore’ – uno che mi viene in mente non fa più il lavoro che faceva fino a qualche giorno fa. Di Rocco può dire quello che vuole. Sicuramente io ho fatto degli errori, ma anche lui nella sua vita di errori penso ne abbia fatti tanti e magari ne commetterà altri”.