Ciclismo, Davide Cassani resta c.t. della Nazionale. È ufficiale. Almeno per Europei e Mondiali. Silurato a Tokyo nel bel mezzo delle Olimpiadi, è stato ripescato a Roma dopo un civilissimo “ faccia faccia “ con il presidente Cordiano Dagnoni. Allora è vero che tutti i salmi finiscono in gloria! Calma. Cassani comunque lascerà a fine settembre, alla naturale scadenza del suo mandato.
Ma è già pronto un nuovo ruolo all’interno della Federazione. Ha prevalso il buonsenso. Ha vinto l’amore per il ciclismo.
Dunque dopo 8 anni non vedremo più il tecnico romagnolo sulla Ammiraglia azzurra. “È giusto così. Il Mondiale nelle Fiandre sarà il mio ultimo incarico da Commissario tecnico” ha detto a caldo il faentino. Dagnoni dice che l’intesa è stata raggiunta grazie allo spirito di gruppo. Aggiunge Cassani: ”Porterò sempre la maglia azzurra nel cuore“.
Top secret sui dettagli del nuovo ruolo che sarà comunque importante data la statura, morale e tecnica, del personaggio. Tra l’altro è stato insignito nel 2016 della “Palma d’oro al merito tecnico“ in base all’articolo 15 del regolamento. Ma giovedì scorso a Milano, Cassani e il presidente si sono rivisti e hanno chiarito ogni punto. Entrambi lavoreranno ad un nuovo progetto federale che vuole sintonizzarsi sui grandi cambiamenti in corso.
Da quanto è trapelato il nuovo corso voluto dal presidente Dagnoni non prevede alcun c.t. ma un coordinamento tra i vari responsabili delle discipline ciclistiche, dalla strada alla pista. Inoltre saranno seguiti i giovani sia sul versante agonistico che sul fronte della fruizione. Il ciclismo moderno sta cambiando pelle grazie anche i grandi sponsor che chiedono eventi di spessore tutto l’anno, in Paesi nuovi, con nuove e crescenti platee.
Stanno cambiando molte cose: dall’abbigliamento alla meccanica, dagli allenamenti alla nutrizione degli atleti. Bisogna tenerne conto. Per non restare indietro.