Ciclismo, doping: il caso Contador all'esame del Tas

LOSANNA (SVIZZERA), 21 NOV – Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha cominciato, oggi a Losanna, ad affrontare il caso di Alberto Contador, la cui vittoria al Tour de France 2010 sara' oggetto di esame dopo la sua positivita' ad un controllo antidoping per cui in Spagna e' stato prosciolto.

Un dossier di circa 4.000 pagine dovra' essere studiato nei quattro giorni di udienza al Tas, che prevede di ascoltare una ventina di testimoni. Tra le parti interessate, da un lato, l'Unione ciclistica internazionale (Uci) e l'Agenzia mondiale antidoping (Wada), che hanno fatto ricorso contro le autorita' di Madrid; dall'altro, lo stesso corridore e la Federciclismo spagnola, che l'ha prosciolto in primo grado nel febbraio scorso.

Alberto Contador – appena rientrato dal viaggio di nozze ai Caraibi e a Roma, e che vede in discussione la sua terza vittoria al Tour, dopo quelle del 2007 e 2009 – ha tenuto ad essere a Losanna fin dal primo giorno, anche se la sua audizione e' in programma solo domani. Camicia bianca e abito scuro, il campione spagnolo si e' presentato assieme al fratello Fran e alla sua squadra di avvocati, ultimo dei quali il giurista svizzero Antonio Rigozzi, che ha vinto diverse cause davanti al Tas.

La decisione finale sul caso Contador non e' attesa prima dell'inizio del 2012. La difesa del campione sostiene che le tracce infinitesimali di clenbuterolo (50 picogrammi) trovate nelle sue analisi del 20 luglio 2010 erano dovute ad una accidentale contaminazione alimentare. Saranno ascoltati tra gli altri il macellaio di Irun dove fu acquistata la carne 'incriminata', come pure Paolo Tiralongo e lo spagnolo Benjamin Noval, compagni di squadra di Contador che pure ne consumarono.

L'accusa privilegia invece la tesi del doping da trasfusione di sangue. A decidere sara' il collegio arbitrale del Tas, composto dall'avvocato israeliano Efraim Barak (presidente), dallo svizzero Quentin Byrne-Sutton e dal tedesco Ulrich Haas.

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