Ciclismo, doping: Interpol a caccia di prove contro Armstrong

Pubblicato il 17 Novembre 2010 - 00:23 OLTRE 6 MESI FA

Lance Armstrong

Non si fermano le indagini dell’Antidoping americana nei confronti di Lance Armstrong. Il New York Times riporta oggi che investigatori federali, tra cui l’agente della Food and Drug Administration, Jeff Novitzky, sono in questi giorni in Europa per incontrarsi con i colleghi dell’Interpol nel tentativo di raccogliere prove nei confronti del sette volte vincitore del Tour de France, piu’ volte sospettato sia negli Usa sia in Francia di aver fatto ricorso al doping, circostanza che lui ha sempre negato.

Fin dall’estate scorsa un Federal Gran Jury di Los Angeles ha convocato una serie di audizioni sul caso. L’agente Novitzky, una sorta di ‘Guariniello d’America’, e’ stato al centro di tutti i recenti casi di doping rilevati negli ultimi anni negli Stati Uniti. A lui, per esempio, si deve la scoperta di un laboratorio segreto in California dove nel 2002 vennero trovate prove inconfutabili di doping: siringhe e aghi utilizzati di nascosto per somministrare agli atleti sostanze proibite come steroidi e l’ormone della crescita.

Il New York Times riporta che la scorsa settimana le autorita’ italiane hanno fatto un blitz in Toscana nell’ abitazione di Yaroslav Popovich, l’ucraino compagno di squadra di Armstrong nel Tour de France del 2005, e nelle stagioni 2009 e 2010. Dall’appartamento sono stati prelevati ‘elementi di prova’, ma Popovich ha escluso che siano state sequestrate sostanze illegali. Mark Fabiani, un portavoce di Armstrong, interpellato dal New York Times circa le indagini americane in corso in Francia e in altri Paesi d’Europa, ha detto: “Non vediamo alcun fatto nuovo, e’ tutta roba vecchia”.