Ciclismo verso il Tour de France, prove generali in gran spolvero. Archiviato domenica 11 il Giro del Delfinato, è partito il Giro della Svizzera che si concluderà domenica 18 a San Gallo. Poi il Circus si traferirà a Bilbao da dove partirà un Tour de France (1-23 luglio) diverso dal solito e con tanti campioni al via, tutti i più forti del mondo. Un Tour mai visto: salite a volontà, dislivello di 56 mila metri, 4 arrivi in quota, 3.404 km, una sola cronometro di 22 km. Spettacolo garantito. In Mondovisione. Si preannuncia una battaglia tra giganti e non sono escluse sorprese.
La prima tappa Svizzera ha avvertito con il verdetto della cronometro inaugurale a sorpresa: Stefan Kung ha battuto Evenepoel e Van Aert su un tracciato di 12,5 km, volando ad una media di 56,3 km/h. Lo svizzero ha avuto la meglio su due giganti della specialità. Riflettori puntati sui campioni più attesi sui Campi Elisi.
Il danese ha vinto l’ultimo Tour alla grande con due tappe e la maglia a pois. È in gran forma. Ha dominato il Delfinato, facendo il vuoto sulla mitica Croix de Fer. Una bella sinfonia per il Tour. Oltretutto può contare su una squadra (olandese) che ha già conquistato in stagione 34 vittorie e 60 piazzamenti tra i primi tre. La Jumbo Visma è una corazzata.
Il fenomeno sloveno è fermo ai box ormai da un mese e mezzo; la caduta alla Liegi (frattura dello scafoide) gli ha complicato la preparazione. Ora sta bene, come riferisce la stampa di Lubiana, precisando che Pogacar correr con un tutore al polso. Si sta allenando sulla Sierra Nevada a 3.300 metri con la fidanzata Urska Zigart, a sua volta ciclista di tutto rispetto.
L’asso olandese, nipote di Poulidor, 28 anni, 8 podi del nonno al Tour (3 volte secondo, 5 volte terzo) – re di cross, Sanremo e Roubaix – è fortemente motivato a correre il miglior Tour di sempre. Poi punterà ai Mondiali di Glasgow sia cross che in linea. Vuole arrivare a Parigi da mattatore. I numeri di certo non gli mancano. A febbraio ha vinto il suo quinto Mondiale di cross.
Il belga pluriridato, campione del mondo in carica, vincitore delle ultime due Liegi si è preparato al tour con esercizi funzionali in grado di stimolare la forza, ma soprattutto la coordinazione neuromuscolare e l’equilibrio. Sta correndo il Giro della Svizzera e sta meditando la sua partecipazione al Tour dopo l’invito lanciatogli a tal proposito da Pogacar. Deciderà nei prossimi giorni.
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