ROMA – È morto a Roma il giornalista Claudio Ferretti. Aveva 77 anni.
Ferretti iniziò il suo percorso in Rai nel 1963 come radiocronista e diventò, nel 1966, una storica voce del programma radiofonico Tutto il calcio minuto per minuto.
Ferretti, tuttavia, si occupò anche di commentare in qualità di inviato altri sport come il ciclismo e il pugilato.
Tra le sue altre rubriche e trasmissioni di successo, Anni Azzurri e Telesogni. Poliedrico e curioso, è stato anche autore con Barbara Scaramucci di un apprezzato libro sulla storia della Rai.
Scrive la Gazzetta dello Sport:
Dopo Ameri, Ciotti e Provenzali, con la morte di Ferretti si chiude un’epoca della trasmissione più amata dagli italiani. Ferretti segue calcio, atletica, pugilato (sua la radiocronaca del primo match tra Benvenuti e Monzon), ma il ciclismo gli resta sempre nel cuore: dalla motocicletta racconta la sfida finale tra Bertoglio e Galdos, sullo Stelvio, durante l’ultima tappa del Giro d’Italia del 1975, e poi torna al Giro dal 1998 al 2000 come conduttore del Processo alla Tappa, inventato da Sergio Zavoli.
Nel 1988 Claudio Ferretti passa alla televisione, conduce il TG 3 e successivamente programmi comi È quasi goal (con Sandro Ciotti), Anni azzurri, Telesogni e L’una italiana. (Fonti: Ansa, La Gazzetta dello Sport).