NAPOLI – Gli agenti della Digos hanno perquisito, su disposizione della Procura di Napoli, gli uffici della sede della Figc e la casa del presidente della Lazio Claudio Lotito. Il provvedimento è scattato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli sulla telefonata intercorsa in febbraio tra Lotito e Pino Iodice, dg dell’Ischia, nella quale il presidente della Lazio e vicepresidente federale si augurava che le piccole squadre come il Carpi e il Frosinone non approdassero in serie A per non compromettere l’incasso dei diritti televisivi del campionato. Nei confronti di Lotito la Procura ipotizza il reato di tentata estorsione.
La telefonata tra Lotito e Iodice. Diceva il presidente della Lazio: «Ho detto ad Abodi: se me porti su il Carpi…se me porti squadre che non valgono un c… noi tra due o tre anni non c’abbiamo più una lira. Se c’abbiamo Frosinone, Latina, chi li compra i diritti?..». Nei giorni successivi alla telefonata, Iodice fu convocato in Procura e sentito per circa due ore come persona informata sui fatti. In quella occasione consegnò l’audio e altri documenti che evidentemente gli inquirenti hanno giudicati importanti. Iodice, inoltre, denunciò le presunte pressioni ricevute da Lotito, che è anche patron della Salernitana, per appoggiare il presidente della Lega Pro Mario Macalli.
‘‘Non ritengo di essere artefice di niente, l’ho fatto solo per dovere di giustizia perché il calcio appartiene alla mia vita e l’ho fatto solo per il bene del calcio”. Così Pino Iodice ha commentato la notizia della perquisizione disposta dalla Procura di Napoli nella sede della Federcalcio e del coinvolgimento nell’inchiesta di Claudio Lotito.