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Claudio Lotito si difende: “Telefonata? Una manovra subdola, mi tutelerò”

di Gianluca Pace |14 Febbraio 2015 17:15

Claudio Lotito

ROMA – “Ho dato mandato ai miei legali di tutelare la mia persona e la mia posizione istituzionale in sede giudiziaria, sia penale che civile – si legge in una nota diffusa dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, dopo la pubblicazione dell’audio di una sua telefonata con il dg dell’Ischia, Pino Iodice-, intendendo cosi reagire a una manovra subdola ed accertare la responsabilità del signor Iodice e di tutti coloro che a qualsiasi titolo hanno utilizzato, o diffuso, un colloquio telefonico abusivamente registrato”.

Nella conversazione registrata Lotito attacca un po’ tutti, dal numero uno della Lega Maurizio Beretta (”conta zero”) alle piccole di serie B (Carpi e Frosinone) che ‘rischiano’ di salire in serie A e ridurre la fetta dei diritti tv.

Parole, quelle di Lotito, a cui ha risposto lo stesso dg dell’Ischia, Iodice: “‘Dico una cosa forte assumendomene la responsabilità: se Lotito non viene sanzionato per quello che sta emergendo è la prova che nel calcio esiste una cupola mafiosa che va sconfitta”.

Iodice poi conferma che sono tre le telefonate registrate. ”Nelle altre due – dice Iodice – ci sono minacce, pressioni e volgarità nei miei confronti ma non coinvolgono altri soggetti”.

“Il mio auspicio- dice ancora Iodice –  è che siano le autorità federali a procedere contro Lotito. Non ci si può limitare a dei timidi commenti di censura da parte di Malagò e Tavecchio, sono fin troppo riduttivi dinanzi alle cose gravissime che sono emerse. Perciò dico che se tutto dovesse rimanere cosi come è oggi, e nessuno dovesse prendere provvedimenti nei confronti di Lotito, non dico la giustizia penale ma senz’altro gli organi federali, esisterebbe effettivamente una cupola che governa il calcio dove le varie componenti non si fanno male tra loro”.

”In tal caso – conclude Iodice – non saremmo più nella sfera dello sport ma di un disegno diabolico dove è tutto precostituito in barba ai risultati e ai sacrifici degli sportivi. In tal caso andiamocene a casa perche’ saremmo ai titoli di coda. C’è bisogno invece di un intervento autorevole di Renzi e Delrio per sconfiggere questa spirale di minacce ed estorsioni”.

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