Il club è in piena crisi a Milano e la critica raggiunge livelli altissimi: non c’è altra strada, la società non esiste più
Se Roma piange, Milano non ride di certo. Momenti complicati per due grandi del calcio italiano che fanno i conti con le fallimentari scelte di queste estate.
La Roma ci ha messo poco, pochissimo, a scaricare Daniele De Rossi: quattro giornate per il benservito, con Juric chiamato a risollevare i giallorossi in un clima incandescente dentro e fuori il campo. Non se la passa meglio però il Milan che, dopo l’illusione del poker al Venezia, è precipitato nuovamente nel baratro con l’1-3 subito in Champions dal Liverpool. Più che il risultato in sé, a spaventare è l’atteggiamento dei rossoneri, completamente in balia dei Reds nonostante il vantaggio iniziale.
Sul banco degli imputati c’è finito Fonseca, che potrebbe essere esonerato in caso di sconfitta con l’Inter, ma non soltanto lui. A processo anche i calciatori e la società: da Theo Hernandez e Leao a Zlatan Ibrahimovic. Una situazione che rischia di diventare irrimediabile in caso di ulteriori passi falsi e che è analizzata duramente da chi parla apertamente di fallimento.
Non trova una parola migliore per descrivere la situazione rossonera Michael Cuomo, giornalista di ‘Telelombardia’, vicino da sempre alle vicende di casa Milan.
“Fonseca, tra gli allenatori liberi, era quello che meno poteva dare al Milan – le sue dichiarazioni al canale Youtube di Calciomercato.it –. Su piazza c’era un elenco di tecnici irripetibile. Ma è l’inizio di stagione di tutta la dirigenza, con in testa Ibrahimovic, ad essere fallimentare“.
Proprio sullo svedese si concentra Cuomo, secondo cui Ibrahimovic “non ha capito che fare il dirigente è un altro mondo“. Così “qualcuno dovrebbe spiegargli che è molto diverso dall’essere calciatore“. Una situazione complicata che potrebbe portare, come detto, all’esonero di Fonseca, mentre Pioli rescinde per andare all’Al Nassr: “Ormai si parla solo di economia, il Milan vuole risparmia il più possibile e questo fa imbestialire i tifosi: di calcio quando si parla“.
Secondo il giornalista “contro il Liverpool è stato un film horror” e “il Milan non esiste più“. Potrebbe rinascere con Allegri che non è amato in società “ma rappresenterebbe un salvagente straordinario“: “È un Conte più simpatico, ma meno incisivo“. Chissà se abbastanza per rilanciare una squadra che peggio non poteva partire e che ha già stancato i tifosi con i suoi deludenti risultati.
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