Coni: lo spettro dei 110 milioni di tagli per fare cassa

ROMA – Un taglio netto da 110 milioni di euro. Questa la cifra emersa in occasione della Giunta del Coni. E’ stato lo stesso presidente Giovanni Petrucci a tirarla fuori. Il calcolo è stato fatto in base a quello che è stato tolto, o che verrà tolto, ad alcuni ministeri. Lo sport riceve circa 470 milioni all’anno di finanziamento ma ora si teme una sforbiciata consistente. Un importante membro di Giunta ha spiegato a Repubblica: “E’ vero che è stata fatta la cifra di 110 milioni, ma è altrettanto vero che quello non potrà essere alla fine il taglio. Sarebbe un autentico dramma per noi. Non ci posso assolutamente credere”.

Sia Petrucci che il suo braccio destro, il segretario generale Raffaele Pagnozzi, sono impegnati da tempo in colloqui a livello d’istituzione: l’obiettivo è quello di limitare i danni. Il sogno, arrivare a quota 50 milioni di taglio. “Sarà sicuramente forte la riduzione, ma io non protesterò perchè mi rendo conto della situazione del Paese”, ha detto Petrucci in conferenza stampa, senza però azzardare cifre.

Il Coni intanto la sua parte la sta facendo: l’autoriforma, da attuare in un paio di anni, dovrebbe portare ad un risparmio di circa 30 milioni di euro. E’ iniziato così il processo di smantellamento dei comitati provinciali del Coni, un centinaio sul territorio. I motivi sono due: risparmiare e razionalizzare le risorse. In futuro, più spazio al volontariato.

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