Conte, sfogo addio: è un classico. Bari, Siena, Juve, Chelsea... Conte, sfogo addio: è un classico. Bari, Siena, Juve, Chelsea...

Conte, sfogo e poi addio: è un classico. Bari, Siena, Juve, Chelsea…

Un film visto e rivisto. Quando Conte si sfoga a favore di telecamera, poi lascia il suo club. E’ già successo con Bari, Siena, Juve e Chelsea.

Nel bene o nel male, è sempre il solito Antonio Conte. Lo sfogo di ieri è la fotocopia di quelli già mostrati nei suoi vecchi club. Lo schema è ormai quasi meccanico: prima lo sfogo, poi l’addio. E’ già successo con Bari, Siena, Juventus e Chelsea.

Gli sfoghi pre addio di Conte sono ricordati dalla Gazzetta dello Sport in un articolo a firma di Adriano Seu. 

Arezzo. 

Conte retrocede all’ultima giornata per colpa della sorprendente sconfitta della Juventus contro lo Spezia. Ecco il suo sfogo. 

“Questa retrocessione mi conferma cose che già sapevo. Si parla tanto di calcio pulito, poi accadono queste cose. Adesso sembra che i cattivi siano tutti fuori e che il calcio sia pulito. Evviva, siamo tutti contenti. Rispetto i tifosi juventini, ma ho poco rispetto per la squadra”.

Bari.

Dopo aver portato il Bari in Serie A, ed aver firmato il rinnovo del contratto, Conte si sfoga in maniera inattesa in sala stampa. Poco dopo si dimetterà.

“Per il Bari ho lavorato giorno e notte, ma mi sono sentito tradito e non volevo più essere preso in giro. La società era consapevole di cosa significasse sposare il mio progetto e sostenere la mia idea di calcio. Purtroppo è venuta meno la fiducia”.

Siena.

Il Siena è terzo ma Conte ma è convinto di conquistarsi la Serie A sul campo ed è furioso per le tante critiche ricevute dai giornalisti. 

“Voi non volete il bene del Siena. Siete degli pseudo intenditori che sparano ca..ate. Ringraziate il Signore che c’è Conte e state a casa, gufi. Noi in Serie A ci andremo (profezia puntualmente realizzatasi), ma poi che nessuno salga su quel ca..o di carro”.

Juventus.

Dopo aver vinto tre scudetti consecutivi, Conte vuole di più sul calciomercato per fare bene anche in Europa. Ma la sua è una richiesta brusca perché mette spalle al muro la società a favore di telecamera. 

“Non si può mangiare in un ristorante di lusso con dieci euro in tasca”.

Il riferimento era alla Champions League. Poco dopo, l’addio con i bianconeri.

Chelsea. 

Dopo aver vinto lo scudetto al suo primo anno con il Chelsea, Conte viene mandato via perché critica pubblicamente la società per non aver ottenuto calciatori che ha chiesto con insistenza (Alex Sandro, Sanchez e Lukaku). A tutto questo va aggiunto il difficile rapporto con parte dello spogliatoio Blues (Diego Costa su tutti…).

Inter. 

A Milano, Conte ha criticato la società di continuo. Prima per il calciomercato ritenuto insoddisfacente, poi per il presunto scarso peso dell’Inter nella stanza dei bottoni. Il resto è già storia (fonte La Gazzetta dello Sport).

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