Sorpresa alla finale di Coppa America sul campo di regata di Barcellona: Ineos Britannia ha riaperto la serie conclusiva rifilando un colpo doppio ai Kiwi di New Zeland. Coppa dunque riaperta con una doppietta spettacolare. Le due barche torneranno in acqua giovedì sul 4-2. Mercoledì 16 nella prima regata i neozelandesi hanno pagato cara una caduta dai foil alla partenza subendo un distacco di 41”. Nella seconda regata, con condizioni meteo marine più complesse, Ineos è partita meglio ma è stata sempre a tiro dei neozelandesi riuscendo comunque a imporsi per soli 7” e a riaprire la sfida che dopo il 4-0 iniziale sembrava già segnata. Il gran capo di Britannia, il leggendario Ben Ainslie, crede tuttavia che sia ancora “possibile una rimonta”.
Entusiasmo indescrivibile nel clan britannico. L’Inghilterra, che ha inventato la Coppa America e non l’ha mai vinta, ora intravede il sogno. il trimmer di Ineos Britannia, l’atletico Leigh Mc Millan, dice:” Sì, abbiamo avuto una giornata fantastica ma c’è sicuramente di più in arrivo. Ora continueremo a fare pressione e mantenere questo slancio”. Mercoledì a Barcellona, dopo le prime 3 giornate di vento al limite del regattabile (6,5 nodi), è tornata l’onda come compagna di viaggio delle barche volanti. Una situazione nella quale Ineos Britannia va a nozze come si è visto nella finale della Vuitton Cup contro Luna Rossa. Ora i kiwi avranno tutto il giovedì per capire le cause del mercoledì nero prima di ripresentarsi venerdì per le regate 7-8. Spiega il timoniere dei neozelandesi Nathan Outtridge:” Inutile nasconderlo, siamo proprio delusi. Ora andremo a rivedere le regate e sono sicuro che torneremo di nuovo al top.” Tuttavia nella base neozelandese la preoccupazione è palpabile perché i britannici hanno già fatto vedere un salto di qualità e quindi i kiwi temono un ulteriore balzo in avanti. Dunque una rimonta inglese tutt’altro che teorica.
La storia della Coppa America insegna che anche sul 4-2 la finale per la conquista della “vecchia brocca” non è chiusa. C’è un precedente che suggerisce cautela: nel 2013 si è verificata una rimonta straordinaria. Gli americani di Oracle, in svantaggio 8-1, sono riusciti a ribaltare il risultato chiudendo 9-8 proprio contro New Zealand. È il caso di ricordare che sulla barca statunitense c’erano come timoniere l’australiano Jimmy Spithill (quest’anno su Luna Rossa) e il tattico Ben Ainslie, oggi al timone di Ineos Britannia. Il 2013 è stato l’ultimo successo di una barca americana.
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