È ancora Sinner-Djokovic. Dopo le Nitto ATP Finals di Torino, i mattatori del tennis si ritrovano a Malaga nella semifinale di Coppa Davis (Sabato 25, ore 12, diretta Rai e Sky). L’Italia affronta la fortissima Serbia di Nole, n.1 del mondo. Gli azzurri sono chiamati ad una impresa a dir poco difficile ma non impossibile. L’Italia non ha mai giocato contro la Serbia, i soli precedenti risalgono ai tempi della vecchia Jugoslavia (dunque prima del 1995). E il bilancio è a favore degli azzurri. Poi la Serbia, emanazione della Jugoslavia, ha messo il turbo: tre volte semifinalista (1988, 1989,1991), una vittoria netta nel 2011 a Belgrado contro la Francia (3-2). Nel 2013 ha sfiorato il bis perdendo, sempre a Belgrado, con la Rep.Ceca (3-2). Ora Nole non vuole farsi sfuggire la grande occasione.
Mago Djokovic sta meditando un altro show contro Sinner. Il più forte giocatore del mondo e forse di tutti i tempi, condottiero senza macchia e senza paura, confida di ripetere la bella prova di Torino. Djokovic non perde un match di Coppa Davis da 12 anni, esattamente dal settembre 2011. Da allora ha infilato 21 successi consecutivi. Dice: ”Sarà bello ritrovare Sinner, l’ho visto giocare qui ed è sempre in grandissima forma, sicuramente ne uscirà un’altra partita spettacolare. E poi l’Italia ha una grande tradizione nel tennis e sta vivendo una grande passione, perciò non vedo l’ora di tornare in campo”. A completare la squadra serba capitan Trocki ha scelto a sorpresa come primo singolarista contro l’Inghilterra Miomir Kecmanovc, un ragazzone di 24 anni n. 55 nel ranking mondiale. Una autentica sorpresa perché Miomir era reduce da 3 eliminazioni al primo turno negli ultimi 3 tornei. Evidentemente la presenza di Djokovic ha caricato a pallettoni i compagni. Contro l’Italia vedremo anche Dusan Lajovic n. 46 del ranking e Lasio Djere n. 33 del ranking.
Battuta l’Olanda i ragazzi di Volandri sono pronti all’impresa. L’Italia ha raggiunto le semifinali per la 19esima volta e ne ha vinte 7. Oggi la sfida si presenta più accattivante. È la magia del gruppo rinforzata dalla presenza esultante di Matteo Berrettini, vero animatore della pattuglia azzurra. Sui social Sinner sottolinea il momento positivo dell’Italia. Dice Jannik: ”Mi fa piacere incontrare di nuovo Nole. È sempre una occasione di crescita”. Quest’anno Sinner sta conducendo una stagione d’oro. Ha conquistato 10 tornei ATP come solo Panatta tra gli italiani nell’era Open. Ha poi raggiunto la semifinale a Wimbledon, i quarti negli altri 3 tornei dello Slam e la finale alle ATP Finials la scorsa settimana. Molto bene anche Sonego che dice: ”Si, è bello giocare con Sinner perché oltre al talento ha una grande forza interiore. E poi Jannik è una persona disponibile, allegra, ma soprattutto molto umile. Noi azzurri non vinciamo per lui, ma con lui. I tennisti sono abituati a pensare individualmente, ma la bellezza della Davis è che si diventa squadra”. A disposizione di capitan Volandri anche Arnaldi, Musetti e Bolelli. Domenica la finale alle ore 16.
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