Coppa Italia, due derby nei quarti: Juventus-Torino e Milan-Inter

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Coppa Italia

ROMA – Oggi si sono chiusi gli ottavi di finale di Coppa Italia. Juventus, Torino e Atalanta si sono qualificate ai quarti. Nel prossimo turno spiccano due derby, Milan-Inter il 27 dicembre e Juventus-Torino il 3 gennaio.

Il calendario dei quarti di finale di Coppa Italia:

Juventus-Torino (3 gennaio).
Napoli-Atalanta (2 gennaio).
Milan-Inter (27 dicembre).
Lazio-Fiorentina (26 dicembre).

Dybala e Higuain show, la Juventus elimina il Genoa

Dybala torna titolare, torna all’antico ruolo di prima punta, di palermitana memoria e torna al gol. La Joya sblocca la gara contro il Genoa sul finire del primo tempo, poi nella ripresa veste i panni del rifinitore e serve a Higuain il pallone che chiude il match.

E così la Juve per Natale (e per l’inizio del nuovo anno) si regala un nuovo Derby: sarà il Toro, corsaro a Roma, a far visita il 3 gennaio all’Allianz Stadium per i quarti di finale di Coppa Italia. L’inedito tridente funziona alla grande.

Prima Douglas Costa serve Dybala a centro area, che arriva in corsa e colpisce male, spedendo a lato, poi Bernardeschi calcia una punizione deliziosa che Lamanna riesce ad alzare sulla traversa, quindi la Joya mette il sigillo sulla partita al 42′: l’argentino parte dalla destra al limite dell’area, si accentra e lascia partire un sinistro rasoterra che si insacca a fil di palo e che manda la Juve al riposo con il sacrosanto vantaggio in tasca.

Allegri non vuole rischiare, anzi preferisce chiudere i conti e manda il campo Higuain al posto di Douglas Costa. Il Pipita non ci mette molto ad accontentare il tecnico: al 32′ riceve da Dybala al limite, vince un contrasto e fulmina Lamanna con un diagonale rasoterra imparabile.

Quando poi, a meno di dieci minuti dal termine, Pellegri termina a terra in area dopo un contrasto con Asamoah e il signor Maresca prima concede il rigore e poi consulta il VAR e torna sui suoi passi, le residue e già flebili speranze del Genoa di riaprire la gara si esauriscono del tutto. Finisce 2-0. Finisce con la Juve ai quarti di Coppa, ma con la testa già alla Roma.

Colpo del Torino, espugna Roma e prenota il derby

L’anno solare non è ancora finito, e per la Roma arriva già la prima delusione della stagione calcistica. La decima Coppa Italia, che le varrebbe la stella d’argento sulla maglia, continua ad essere un traguardo irraggiungibile per la squadra giallorossa, eliminata negli ottavi di finale dal Torino dell’ex idolo laziale Sinisa Mihajlovic.

In vista dell’importantissima sfida di campionato di sabato in casa della Juve non potrebbe esserci viatico peggiore per la squadra di Di Francesco, che rischia di ritrovarsi con la strada sempre più in salita anche nel torneo che più conta. Di sicuro non potrà essere questa la Roma in grado di fare risultato contro i bianconeri.

Pur facendo un ampio turnover rispetto al match contro il Cagliari, la squadra è stata incapace di ritrovarsi. Il gioco è apparso involuto, nonostante le occasioni ci siano state (non a caso, il Milinkovic-Savic granata, è stato il migliore dei suoi) e la manovra non scorre più fluida. Se a ciò si aggiunge che Skorupski non è sembrato il massimo della sicurezza fra i pali e che Moreno è apparso piuttosto arrugginito ne viene fuori che il Torino è stato bravo a capitalizzare al massimo le chance che ha avuto. Sarà anche, per la Roma, la partita dei rimpianti, perchè la traversa della porta dell’Olimpico ancora trema per il gran tiro di El Shaarawy al 31′, mentre Schick prima di segnare il suo primo gol in maglia giallorossa, all’85’, ha preso un palo.

In più c’è stato un altro rigore fallito, stavolta da Dzeko, che si è fatto bloccare il tiro dal portiere rivale. Milinkovic ha anche effettuato un paio di belle parate su conclusioni dell’oggetto misterioso turco Under. Il Toro da parte sua ha prima sfiorato la rete con un colpo di testa di De Silvestri, respinto da Skoruski, poi ha segnato con lo stesso De Silvestri, che da buon ex laziale, e tuttora tifoso biancoceleste, ha poi esultato con particolare entusiasmo, suscitando un boato di disapprovazione. Conforta Mihajlovic anche la prova di Belotti, apparso in crescendo di forma, ed efficace con un paio di colpi di testa, una delle sue specialità.

Discreta, anche se non appariscente, la prova del ‘regista’ Valdifiori, mentre Edera continua a segnare all’Olimpico. Dopo aver colpito in campionato contro la Lazio, oggi si è ripetuto in Coppa a spese della Roma, intervenendo in modo vincente su un cross di Berenguer. Insomma, una giornata da dimenticare e, per la Roma, una delusione bruciante. Ma adesso è già tempo di pensare alla Juventus, perché il calcio di oggi non si ferma mai e si gioca anche all’antivigilia di Natale.

L’Atalanta elimina il Sassuolo, giocherà a Napoli nei quarti

L’Atalanta, nonostante il tentativo di complicarsi la vita a metà ripresa, supera l’ostacolo Sassuolo in una partita dall’ampio turnover sui due fronti, guadagnandosi l’accesso al quarto di finale di Coppa Italia il 2 gennaio a Napoli. Al 5′ la palla dentro di Gosens per de Roon è vanificata dal recupero di Cannavaro, la risposta emiliana è il destro strozzato di Ragusa dal limite.

Al 12′ lo scavetto di Kurtic innesca Castagne, chiuso da Rogerio sulla linea di fondo, poi Cornelius si allarga troppo e sgancia un debole diagonale mancino. Un paio di corsette di cronometro e Gosens, ottenuto il dai e vai con Kurtic, appoggia per Orsolini che azzecca il taglio a centro area ma in caduta manca lo specchio. Lo score si sblocca al 16′, quando il danese rincorre il lancio lungo di de Roon e scarica un sinistro sul primo palo che sorprende Pegolo.

Al 28′ ci prova Haas di mancino poco al di qua del vertice destro al culmine della puntata di Orsolini, ma la conclusione è centrale. Al 32′ de Roon serve Orsolini che prende il palo, sul tap-in dello svizzero stavolta il portiere degli emiliani è attentissimo. Ma i nerazzurri raddoppiano proprio sul corner susseguente, pennellato dall’ascolano per la schiacciata di testa di Toloi.

A un tris dalla pausa Acerbi spunta dal cross dalla destra di Gazzola, ma il brasiliano di casa devia in angolo. Al secondo minuto di recupero Kurtic coglie da fuori di sinistro la parte superiore dell’incrocio. La ripresa si apre con de Roon che pesca la corsa di Castagne con volée alta e dritta (2′), poi Cornelius trova Orsolini (7′) che da posizione defilata impegna Pegolo in fallo di fondo. Iachini getta nella mischia Magnanelli e Falcinelli per gli spenti Cassata e Pierini, senza ottenere però oltre un controllo e tiro telefonato dalla distanza al 17′.

Gasperini dà spazio a Schmidt all’esordio, il suo dirimpettaio opta per Politano per Frattesi e ne viene ripagato dalla percussione verso destra alla mezz’ora che chiama Gazzola al traversone basso deviato nella propria porta da Toloi nell’anticipare Matri.

Sessanta secondi e la stessa New entry allarga di un soffio il mancino al volo su cross di Mazzitelli, al 35′ altro brivido con Matri a calciare male di sinistro sull’invito dalla mancina di Ragusa. Passerella per Ilicic e Gomez nel finale con Kurtic espulso per fallo di reazione su Mazzitelli dopo aver subito fallo da Magnanelli.

 

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