Corea del Sud, torna il campionato. Ecco le regole anti coronavirus

SEUL (COREA DEL SUD) – Dopo due mesi di stop, riparte il campionato di calcio in Corea del Sud (la K-League).

Si torna a giocare a calcio ma nulla sarà più come prima. 

La federcalcio coreana ha pensato a delle regole ad hoc per combattere il coronavirus.

Prima di tutto, il campionato coreano sarà più snello. 

Il numero delle partite in programma è stato ridotto drasticamente. 

Mancavano 38 partite alla fine del campionato coreano, adesso se ne giocheranno solamente 27. 

Un taglio necessario per finire la stagione il prima possibile. 

Il calcio riparte ma deve farlo in totale sicurezze, le società devono impegnarsi a predisporre zone di isolamento in casa di nuovi positivi al coronavirus.

Tutte le partite verranno disputate a porte chiuse.

Sarà garantito l’accesso agli impianti sportivi  solamente ad un numero ridotto di giornalisti. 

Solamente tre giornalisti potranno intervistare allenatori e calciatori al termine delle partite. 

Tra giornalisti ed addetti ai lavori dovrà esserci una distanza di almeno due metri. 

La federcalcio coreana ha pensato a regole rigide anche per i protagonisti della partita. 

E’ vietato il dialogo. 

I calciatori non potranno parlare tra loro e non potranno rivolgere la parola nemmeno all’arbitro e agli allenatori. 

Le partite dovranno scorrere nel silenzio più totale, senza proteste nei confronti dell’arbitro (in Italia dubito che sia possibile…).

 

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