Coronavirus, scelta storica del Barcellona: lo stadio Camp Nou cambia nome per raccogliere fondi Coronavirus, scelta storica del Barcellona: lo stadio Camp Nou cambia nome per raccogliere fondi

Coronavirus, scelta storica del Barcellona: lo stadio Camp Nou cambia nome per raccogliere fondi

BARCELLONA (SPAGNA)  – Il Barcellona scende in campo contro il coronavirus con una decisione storica che sta raccogliendo grandi consensi in ogni parte del mondo.

Il club catalano, sulla base di quanto avviene in altri impianti mondiali, ha deciso di mettere in vendita il nome del suo stadio per raccogliere fondi contro il coronavirus.

Non sarebbe il primo stadio ad avere un nome di uno sponsor, ne esistono molti altri in ogni parte del mondo. 

Dall’Emirates Stadium di Londra, casa dell’Arsenal, alla Red Bull Arena del Lipsia, in Germania. Senza dimenticare l’Allianz Stadium della Juventus.

L’unica grande differenza tra il Barcellona e gli altri club sarebbe quella di non incassare questi soldi per suoi scopi ma di destinarli in beneficenza in funzione anti coronavirus.

Così il leggendario stadio Camp Nou, che ospita le partite del glorioso Barcellona dal 1957, starebbe per cambiare nome per una nobile causa.

Vicino all’imponente struttura sono presenti altre installazioni del club come La Masia e il Mini Estadi, lo stadio in cui gioca la seconda squadra del Barcellona.

Il Camp Nou ha ospitato due finali di Coppa dei Campioni/UEFA Champions League: la prima il 24 maggio 1989, quando il Milan sconfisse la Steaua Bucarest per 4-0; la seconda il 26 maggio 1999, in occasione della vittoria del Manchester United sul Bayern Monaco.

In totale sono cinque le finali europee svoltesi al Camp Nou, a cui si aggiungono le numerose finali di Coppa del Re e le partite delle fasi finali del campionato d’Europa del 1964, del campionato del mondo del 1982 e l’Olimpiade del 1992 (fonte Wikipedia).

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