Partite rinviate per coronavirus, protestano anche le piccole. Brescia: "Diffidiamo Lega A", Lecce rincara la dose con Liverani Partite rinviate per coronavirus, protestano anche le piccole. Brescia: "Diffidiamo Lega A", Lecce rincara la dose con Liverani

Partite rinviate per coronavirus, protestano anche le piccole. Brescia: “Diffidiamo Lega A”, Lecce rincara la dose con Liverani

Partite rinviate per coronavirus, protestano anche le piccole. Brescia: "Diffidiamo Lega A", Lecce rincara la dose con Liverani
Partite rinviate per coronavirus, protestano anche le piccole. Brescia: “Diffidiamo Lega A”, Lecce rincara la dose con Liverani (Cellino e Balotelli nella foto Ansa)

ROMA – Non si parla di campionato falsato solamente per quello che riguarda la vetta della classifica, oggi hanno protestato anche le squadre che stanno lottando per non retrocedere. Il Brescia si è detto pronto a diffidare la Lega A, mentre il Lecce ha rincarato la dose con Liverani dopo il match perso malamente contro l’Atalanta. 

Partite rinviate per il coronavirus, le proteste di Brescia e Lecce. 

Partiamo dalla protesta del Brescia. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la società del patron Cellino ha inviato una lettera di diffida alla Lega A chiedendo che i recuperi siano fissati in date più prossime rispetto al 13 maggio e riservandosi “ogni più opportuna azione risarcitoria nei confronti dei soggetti, individuali e collettivi autori della scelte con la presente censurate”.

“È con vivo disappunto – si legge nella lettera indirizzata dal Brescia al presidente Dal Pino e all’ad De Siervo – che la scrivente società prende atto della decisione di rinviare al 13 maggio prossimo cinque gare della 7a giornata di ritorno. La stessa, assunta senza alcuna preventiva consultazione con le associate, si rivela illegittima, contraria alla logica ed al buon senso, oltre che assunta con modi e termini inaccettabili…”.

Parlando invece della protesta del Lecce, Liverani si è espresso in questi termini dopo Lecce-Atalanta ai microfoni di Sky Sport:

“Un conto è giocarle adesso le partite, con squadre che hanno ancora degli obiettivi da raggiungere, un conto è disputare le stesse a metà maggio, quando alcune squadre potrebbero non avere più nulla da chiedere al campionato. Così si falsa la Serie A, questo è quello che volevo dire… Si fanno figli e figliastri, si tutelano solamente alcune società a scapito di altre e questo è sia clamoroso che ingiusto”. 

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