Cosa rischia il Napoli dopo gli scontri tra ultras? Cosa dice il regolamento Uefa

Dopo gli incidenti avvenuti a Napoli tra gli ultras tedeschi dell’Eintracht, forze dell’ordine e tifosi locali, sono arrivati i primi arresti: 5 italiani e 3 tedeschi. L’Uefa ha guardato con molta attenzione alla guerriglia urbana di ieri. Ma cosa rischia il Napoli alla luce di questi incidenti?

Cosa dice il regolamento Uefa sugli scontri

La Uefa è stata spettatrice interessata di quanto accaduto nel pomeriggio tra gli ultras delle opposte fazioni. L’Uefa Disciplinary Regulations, il codice disciplinare del calcio europeo, all’articolo 16 stabilisce le regole in termini di ordine pubblico e determina il perimetro di responsabilità e possibili sanzioni (che vanno dalle multe ai divieti di trasferta, fino alle chiusure parziali o totali degli stadi).

Il regolamento dell’UEFA recita testualmente: “I club ospitanti e le associazioni nazionali sono entrambi responsabili dell’ordine e della sicurezza dentro e intorno allo stadio prima, durante e dopo le partite – recita la norma al comma 1 –. Tutte le associazioni e i club devono rispettare gli obblighi definiti dalla UEFA, sono responsabili per incidenti di qualsiasi tipo e possono esserne soggetti provvedimenti disciplinari e direttive a meno che non dimostrino che non sono stati negligenti in qualche modo nell’organizzazione della gara”.

Cosa rischia il Napoli dopo gli incidenti

A termini di regolamento, la collocazione geografica degli scontri mette il Napoli in una situazione di relativa tranquillità: i disordini non sono avvenuti “dentro o intorno lo stadio” ma in una zona lontana dallo stadio. Il Napoli dunque, norme alla mano, non rischia alcuna esclusione dai quarti di finale di Champions League poiché gli scontri sono avvenuti in zone della città ampiamente lontane dallo stadio.

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Filippo Limoncelli